- Belle Epoque: da fine Ottocento al 1914. l’idea che predomina in quel periodo è quella di un progresso indefinito e della fine delle guerre. Un simbolo dell’epoca è il Moulin Rouge. È anche un periodo di invenzioni e miglioramenti tecnici.
- Società di massa: legata allo sviluppo economico e alla Belle Epoque. Prende forma il concetto di pieno. La relazione del cittadino con le istituzioni (pure dello Stato) ha il carattere di massa e si può rinvenire nella nascita dei sindacati e dei partiti.
- Contesto storico-culturale della Belle Epoque: crescita, da una parte, della consapevolezza e di un moderato benessere attraverso i progressi della tecnica e della medicina; dall’altra, nascono anche razzismo, nazionalismo e militarismo.
- Storia del PSI (compresa la scissione interna): il PSI nasce come esigenza di rappresentanza nel movimento operaio italiano. Nel 1892, a Genova, nasce come Partito dei Lavoratori Italiani e nel 1895 cambia nome in PSI. Al suo interno si verifica una scissione tra l’anima riformista e quella massimalista.
- Don Luigi Sturzo è un sacerdote siciliano che fonderà il PPI nel 1919, quando sarà tolto il non expedit. L’intenzione di Don Sturzo è quella di dare voce ai cattolici in politica e di costruire un cattolicesimo sociale alternativo all’ideologia socialista. Si rende anche conto delle sperequazioni tra nord e sud e della concorrenza con esiti distruttivi tra i lavoratori siciliani.
- Atteggiamento della Chiesa verso la società: atteggiamento conservatore, contrario alla riforma e alla lotta di classe. Col non expedit impediva ai cattolici di fare politica attiva; non potevano farsi eleggere.
- Le suffragette: dette originariamente suffragiste, sono il simbolo della lotta delle donne verso la conquista dell’uguaglianza sociale e politica. Le più famose furono la Davison e la Pankhurst.
- Nazionalismo: forma di sopravalutazione della propria nazionalità. Ne ricordiamo quattro tipi: pangermanesimo (unire tutti i tedeschi), panslavismo russo (unire tutti gli slavi sotto il dominio russo), nazionalismo francese (soprattutto ad uso interno, vedi l’affare Dreyfus che divise il Paese dal 1894 al 1906, a seguito dell’accusa di tradimento e intelligenza con la Germania), irredentismo italiano (le terre irredente).
- Sionismo: movimento politico che si prometteva la conquista, l’ottenimento di una patria per gli ebrei della diaspora.
- Età giolittiana: va dal 1901 al 1914. È legata all’industrializzazione dell’Italia e ad importanti riforme politiche: il suffragio universale maschile, l’abolizione del divieto di sciopero, tutelò la maternità, creò la cassa per i pensionati.
- Aspetti positivi e negativi dell’età giolittiana: positivi; riforme (suffragio universale maschile, diritto di sciopero, progresso civile ed economico); negativi; impresa di Libia, doppiezza politica (docile col Nord e duro col Sud), corruzione.
- Scatolone di sabbia: affermazione di Salvemini, commentando il fallimento dell’impresa di Libia.
- Il rapporto tra Giolitti e i socialisti: può essere definito come di reciproco timore e diffidenza. Soprattutto Giolitti temeva la forza dei socialisti e della classe operaia che rappresentavano.
- Il Patto Gentiloni: fu stipulato tra Giolitti e i cattolici del conte Gentiloni. Il Patto consisteva nell’affidare il voto dei cattolici ai candidati liberali che avessero promesso di difendere la Chiesa.
- Il doppio volto di Giolitti consisteva nell’avere un atteggiamento accomodante con il Nord e la classe borghese ed un atteggiamento spietato verso il Sud e le classi subalterne.
15 domande di Storia contemporanea.
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