Mi risulta che Repubblica, in tutti questi anni non certamente contro il PD, sia una testata nata nel 1976, per collocarsi nell’area della sinistra laica e riformista (non marxista). Ha un taglio molto critico ad ampio spettro, attraverso il quale, negli anni dei grandi movimenti popolari in Italia, riesce a ritagliarsi un suo spazio di mercato. Contribuisce a creare nel tempo un’immagine dell’Italia come di un paese corrotto, pieno di intrallazzi, con scandali endemici. Vede poi nel PCI-PDS-DS-PD (il partito dell’abiura) il miglior interlocutore depoliticizzato e gentrificato per una svolta “responsabile” e di “sinistra”, utilizzando il serbatoio di consenso che il PCI si era costruito in anni migliori, anche con grossi sacrifici a livello personale da parte dei militanti di quel partito.
Il settimanale “L’Espresso”, che fa parte dello stesso gruppo editoriale, nasce nel 1955 e si contraddistingue anch’esso per un taglio scandalistico, ma anche d’inchiesta, anticipando di decenni sia le esperienze tipo “Il Fatto Quotidiano”, sia di un certo giustizialismo populista, di cui anche Grillo è intriso. Peraltro, alcune “inchieste” (come quella su Leone) si riveleranno non precisamente fondate, con ripercussioni legali pesanti per il settimanale stesso. Se poi vogliamo guardare a destra, abbiamo giornali come “Il Giornale”, “Libero”, “La Padania”….che si sono imposti al pubblico… per il savoir faire ed il rispetto per tutti gli esseri umani e certamente non hanno mai sparso veleno in questo paese!! Media di massa peraltro posseduti o indirizzati da un politico di primo piano e addirittura primo ministro della repubblica!
Poi, potremmo anche ricordare la stagione dei “comici di sinistra”, tra gli anni ’90 e 2000, i quali con il sublime tono di chi è ‘ggiovane, ma ne conosce tante, facevano satira anche feroce. La satira diventava il terreno di scontro verbale e giuridico prescelto, poiché la politica era vista come “sporca” da una parte e troppo pericolosa dall’altra. Finite le ideologie finivano le idee e gli ideali e la combattività delle persone, mentre si affermava la guerra intestina tra comitati d’affari.
Pertanto, imputare a Grillo l’origine del veleno sparso in questi anni mi sembra alquanto singolare, per non dire altro.
Il problema è che in Italia la colpa è sempre dell’ultimo arrivato che rischia di rubarti il pezzetto di pagnotta che ti sei sudato stando sempre prono.
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