Un nuovo sport, diffuso soprattutto sui social, è quello di accostare Grillo ad Erdogan. Mi sembra un accostamento azzardato. I contesti e le persone sono diversi. Grillo parla di soldi dei contribuenti, l’altro di un personaggio che fa fuori fisicamente chi ha cercato di eliminarlo e con questa scusa fa fuori anche chi gli si oppone. Accostare gli argomenti è veramente da gente senza scrupoli.
Ma questo sport sottende una diffidenza se non un odio sconfinato verso Grillo e la forza politica che ha contribuito a far nascere. Da parte di chi? Da parte dei poteri consolidati, ovviamente, che non sanno come trattare con questi nuovi arrivati nelle stanze del potere che, molto probabilmente, andranno avanti ad affermarsi. L’accusa di fascismo rivolta a Grillo, come se il sistema in cui viviamo forse libertario ed indirizzatto all’affermazione della giustizia sociale fa il paio con quella di essere il fratello di Erdogan.
A buon intenditor poche parole.
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