Suona la musica, ma nemmeno troppo in lontananza…. e mi sembra di vederti, mi sembra tu sia qui con me.
La strada che percorro è vicina all’acqua, l’acqua del nostro fiume.
È su quelle note che, un attimo fa, ho capito che solo tu potevi tenere viva quella fiamma, solo tu potevi tenerla accesa e crepitante.
Ricordi quelle torce che intravvedemmo tra gli arbusti che costeggiavano il fiume?
Ti ricordi? Anch’esse crepitavano insieme a noi.
Ricordi l’odore della terra in cui rotolavamo in quegli attimi che ci sembravano eterni?
Quando tornavamo a casa, nelle calde notti d’estate e il vento ci scompigliava i capelli? Ricordi anche questo?
Credo di si, perché solo tu potevi tenere accesa quella fiamma, solo tu. Pensa; non sapevamo cosa ci fosse oltre quel fiume e non ci interessava saperlo.
Eri tu l’assoluto che mi lasciava muto ed insonne e io lo ero per te.
Molte cose non durano per sempre, lo so. Quello che è certo è che eravamo giovani e un giorno abbiamo voluto scoprire cosa ci fosse oltre il fiume, qualcosa che credevamo più grande di ciò che conoscevamo già.
Ma molte cose non durano, non durano per sempre.
Porto ancora il peso dell’acqua di quel fiume. E non voglio dirti come mi sento ora: sarebbe puerile e non t’interesserebbe nemmeno.
Solo una cosa voglio dirti: molte cose non durano per sempre, se non ciò che ho provato per te.
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