di Sergio Mauri
Ecco una notizia che né il nostro sistema dei media, né i nemici della “perfida Albione” amano dare. Paradossali soprattutto i secondi, ormai al servizio degli interessi posizionati a Washington, con Londra come succursale.
Nessuna novità, dunque, se si parla del Kooh i noor e/o altri gioielli rubati dai temuti anglosassoni che avrebbero conti in sospeso pure con noi. Veramente nulla di nuovo, comunque, visto che la studiosa Utsa Patnaik produsse una ponderosa ricerca dalla quale si evinceva che dall’India gli inglesi saccheggiarono (Stato e monarchia, cioè due facce della stessa medaglia) qualcosa come 45 trilioni di dollari durante il periodo coloniale. Una pessima macchia per uno dei fari della democrazia mondiale. Una macchia non certamente inaspettata, visto che l’Occidente ha prosperato per secoli con questi metodi, ora non più perpetrabili (per la fortuna dei popoli non europei) senza contraccolpi per noi.