di Sergio Mauri
- Quale rapporto aveva il sovrano assoluto con la legge?
Secondo la formula “Rex facit legem” era il sovrano a fondare la legge e a darle valore: il re determinava i limiti della legge.
- Perché l’assolutismo va inteso come un “progetto”?
È un progetto poiché il sovrano non riesce ad esercitare un controllo stringente sulla società, mancano gli strumenti tecnologici per attuarlo, soprattutto i trasporti e le comunicazioni.
- Quali erano le conseguenze dell’alleanza trono-altare?
Le conseguenze erano la necessità, per il potere spirituale e quello temporale di esercitare il potere in maniera congiunta per un fine di conservazione dello stesso e tenere unito lo Stato.
- In che cosa consisteva la concezione patrimoniale e dinastica dello Stato?
La concezione patrimoniale consisteva nel considerare lo Stato come proprietà del sovrano. La concezione dinastica riguardava l’ereditarietà del potere che passava dal sovrano ai suoi figli e/o parenti.
Lo Stato Assoluto. Inizialmente i sovrani erano degli arbitri e dei garanti dei privilegi dei vari ordini: clero, nobiltà, borghesia. Col tempo essi rivendicano un potere assoluto (ab solutus, cioè sciolto). Un potere sciolto dal rispetto della legge che era legge privata cioè privilegio.
Il sovrano, quindi, respinge la formula lex facit legem e adotta la formula assolutistica rex facit legem.
L’assolutismo come progetto. L’assolutismo è un progetto e non un fatto, poiché il sovrano mancava di quegli strumenti tecnologici, tipici della modernità, comunicazioni e trasporti per primi, che hanno reso possibili i fenomeni dittatoriali più recenti.
Alleanza tra trono e altare. Al fine di tenere unito lo Stato e i suoi componenti. L’identificazione tra Stato e Chiesa era fonte di intolleranza verso chiunque non si assoggettasse a questa regola.
Concezione patrimoniale e dinastica dello Stato. Lo Stato era considerato una proprietà della dinastia regnante e del sovrano. Come tale passava in eredità ai figli o a chi avesse legami di parentela col sovrano. La Rivoluzione francese contesterà questo principio affermando che il fondamento di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione.