di Sergio Mauri
La nuova condizione degli intellettuali: perdita della propria funzione privilegiata, della propria superiorità ed eccezionalità; l’arte diventa merce; l’artista paragona se stesso alla prostituta; la donna mercifica l’amore (il corpo), lo scrittore l’arte; il pubblico non può essere ignorato.
È in Francia che nasce la coscienza della crisi del ruolo sociale dell’artista e quindi dell’intellettuale: Baudelaire parla di “perdita dell’aureola“. ai valori borghesi di utile, produzione e guadagno, egli contrappone l’inutile, lo sterile e senza tornaconti economici. Egli intende la bellezza come perfezione assoluta, misteriosa e non umana. Il cultore della bellezza è il dandy. In Italia il dandismo arriva con gli Scapigliati che si ispirano ai poeti maledetti, ma senza il lato demoniaco del fenomeno. Essi tuttavia penetrano poco dal punto di vista culturale. Il modello dominante è invece quello opposto del Carducci, educatore ed intellettuale civile, in una realtà non ancora sviluppata socio-economicamente come quella dei paesi d’oltralpe. In seguito, con l’affermarsi anche in Italia della società di massa, avremo D’Annunzio che lusingherà e disprezzerà, al tempo stesso, la massa.
Egli si atteggia ed è un divo, con alle spalle tuttavia l’industria dello spettacolo.
Charles Baudelaire.
Perdita d’aureola.
- Il luogo e l’occasione dell’incontro. Dove si incontrano il poeta e l’amico? Che cosa è appena successo al poeta?
- I due amici si trovano in un bordello. Il poeta ha appena perso l’aureola, cioè la sua condizione privilegiata, nella reciproca incredulità.
- L’allegoria. L’aureola è un’allegoria. Che cos’è innanzitutto un’allegoria? Che cosa rappresenta in questo testo?
- L’allegoria è una figura retorica per cui si rileva un significato diverso da quello letterale. Essa rappresenta la poesia. È la sua dignità di poeta.
- L’ambientazione. Per quale motivo Baudelaire ambienta il poemetto in un bordello? Che cosa vuol rappresentare?
- L’ambientazione è in un bordello perché lì ritrova la sua condizione. Egli vuol rappresentare la sua condizione di sottoposto alla mercificazione, cioè obbligato a vendere la propria arte.
Fedor Dostoevskij.
Come ubriachi per le vie di Pietroburgo.
- Pietroburgo d’estate. Il protagonista arriva a Pietroburgo in una calda giornata di luglio. Da che cosa viene subito caratterizzata la città?
- Dal puzzo, dalla polvere, dalla ressa, dal lezzo estivo.
- Le contraddizioni dell’io. La narrazione mostra le contraddizioni dell’io del protagonista: quali espressioni rivelano l’alternanza di stati d’animo?
- ….già abbastanza scombussolati…. (riga 4)
….tracannò avidamente il primo bicchiere…..si sentì sollevato e i pensieri…si schiarirono
(riga 17, 18)
….sguardo allegro…..e cordialmente…..(riga 19, 20)
….disposizione all’ottimismo….morbosa. (riga 21)
- La folla cittadina. Quale immagine della folla emerge dai brani letti?
- Emerge l’immagine di una folla indaffarata, accaldata, accalcata e al tempo stesso povera e degradata.