di Sergio Mauri
Il Percorso Generativo è l’ultima versione della teoria greimasiana. Possiamo ricostruirne le tappe precedenti che ne fanno da premessa e che includono le rielaborazioni dei lavori di Propp e Lévi-Strauss. Per prima cosa egli distingue tra stati e trasformazioni e conseguenti soggetto di stato e soggetto operatore. In secondo luogo, istituisce il Programma Narrativo (d’uso e principale) come successione di stati e trasformazioni in opposizione a un anti-PN. In terzo luogo, collega il quadrato semiotico alla categoria di Timìa. In quarto luogo, giunge allo Schema narrativo canonico e alla sua spiegazione attraverso le Modalità in cui sta il soggetto: volere (desideri del soggetto); sapere (ambito cognitivo del soggetto); potere (abilità del soggetto); dovere (aspetto sociale del soggetto). Tutte le modalità possono stare in quadrato. In quinto luogo, egli parla di Modo di esistenza semiotica: virtuale (voler fare, dover fare); attuale (saper fare, poter fare); realizzato (trasformazione effettivamente avvenuta).
Il Percorso Generativo. Strutture semio-narrative e segmentazione del testo. Le strutture profonde sono incaricate di fornire la base logico-semantica alle successive operazioni propriamente narrative attraverso la conversione. A livello profondo abbiamo operazioni di affermazione/negazione. Livello semio-narrativo di superficie è grosso modo lo Schema Narrativo Canonico. A livello superficiale corrispondono enunciati di stato e di fare dove il soggetto si trova in congiunzione o disgiunzione con gli Ov. La segmentazione è l’operazione preliminare sul testo per facilitare l’analisi suddividendolo provvisoriamente. Vi si riscontrano sequenze iterative e singolative. Al livello discorsivo abbiamo l’enunciazione. Il passaggio dalle strutture semio-narrative a quelle discorsive è detto convocazione. Vi è un incremento di senso con la convocazione di conoscenze e capacità. L’istanza creativa è detta istanza dell’enunciazione. Operazioni enunciazionali: debrayage (enunciazionale [discorsi in prima persona, dialoghi] ed enunciativo [discorso oggettivato, in terza persona]; embrayage (ritorno all’istanza dell’enunciazione). Per Greimas l’enunciazione è una sorta di motore immanente del senso, non tanto un fatto grammaticale quanto un’istanza fenomenologica che installa la soggettività nel Percorso Generativo. Il Percorso Generativo prevede che vi siano dei valori profondi in rapporto virtuale di contrarietà e contraddizione da cui si sviluppano logicamente i piani successivi, narrativo e discorsivo.
Componente sintattica | Componente semantica | ||
Strutture | Livello profondo | Operazioni sul quadrato (affermazione/negazione) | Quadrato semiotico come sistema semantico |
Conversione | |||
Semio-narrative | Livello superficiale | Sintassi antropomorfa: attanti, modalità, PN | Valori investiti su Ov |
Convocazione | |||
Istanza dell’enunciazione | |||
Debrayage-embrayage | |||
Strutture discorsive | Componente sintattica Attorializzazione Temporalizzazione Spazializzazione Osservazione-focalizzazione Aspettualizzazione Attoriale Temporale Spaziale | Componente semantica Temi Figure Tipi di punti di vista Ottico-prospettici Cognitivi Valutativi Passionali |
Il percorso generativo è un insieme di tappe della generazione del senso (generazione non in senso psicologico o storico, ma nel senso della priorità logica) seguendo le quali si può esplicitare e motivare il senso di un testo non globalmente (cosa che sarebbe impossibile, obbligandoci a replicare il testo così com’è!), ma per livelli e con ciò secondo aspetti diversi. Il percorso generativo comprende:
• grammatica fondamentale (sistema di opposizioni che governa il senso del testo / operazioni che permettono di passare da un termine all’altro di tale sistema)
• grammatica narrativa “di superficie” (enunciati narrativi, attanti, modalità, ruoli attanziali)
• strutture discorsive (ruoli tematici, attori, spazializzazione e temporalizzazione)
• manifestazione testuale (possono intervenire diverse sostanze dell’espressione)
Le opposizioni che governano il senso del testo sono specificate in azioni narrate e queste (precisate anzitutto a livello sintattico) sono rivestite da investimenti semantici; il tutto può poi essere manifestato diventando il piano del contenuto di un piano dell’espressione che può dipendere da una o più sostanze dell’espressione eventualmente disponibili.
Greimas (ispirato da de Saussure, Propp e Levi-Strauss), capisce, rispetto a Propp che c’è bisogno di una generalizzazione e di una astrazione. Le 31 funzioni proppiane diventano 5 gruppi di funzioni; dalle 7 sfere d’azione si passa a 6 attanti (destinante, destinatario, oggetto, soggetto, aiutante, oppositore); dalle 3 prove (qualificante, principale, glorificante) si è passati allo Schema Narrativo Canonico in 4 fasi (manipolazione, competenza, performanza, sanzione). Il PERCORSO GENERATIVO verte sulla centralità del sistema-testo e delle sue relazioni interne. Si pone l’obiettivo di spiegare COME il testo nel suo insieme, in quanto struttura significante, genera un certo significato o senso.
PIANO DELL’ESPRESSIONE (manifestazione espressiva); PIANO DEL CONTENUTO. Il modello è rappresentato dal quadrato semiotico ed è:
- semantico (SEMANTICA FONDAMENTALE), in quanto struttura una categoria semantica e rende conto dell’articolazione del suo senso in termini di relazioni differenziali (rappresentandola visivamente);
- sintattico (SINTASSI FONDAMENTALE) in quanto consente operazioni: la sintassi, infatti, opera delle trasformazioni in base alle quali un contenuto è affermato e un altro è negato.
Qualsiasi categoria semantica rappresentata sul quadrato semiotico è suscettibile di essere investita di valore mediante la categoria TIMICA.
ÄTIMÌA (disposizione affettiva di base) è la relazione primitiva dell’essere vivente con le persone e con le cose con cui viene a contatto. Vedi ➔ attrazione/repulsione. Attrazione e repulsione rinviano alla categoria di FORÌA: EU-FORIA (attrazione, movimento verso); DIS-FORIA (repulsione, movimento di allontanamento); A-FORIA (posizione di neutralità).
Il quadrato è una struttura logica che Greimas colloca al livello più astratto e profondo del suo cosiddetto Percorso Generativo del senso. Abbiamo visto come Propp suggerisca a Greimas una “sintassi di funzioni narrative” ovvero una forma standardizzata di concatenazione di avvenimenti, anche se astratti. Lévi-Strauss invece influenza la semiotica greimasiana con l’idea di una “semantica profonda”, ovvero dell’esistenza di significati profondi, in relazione di contrarietà, che orientano lo svolgimento stesso delle azioni. Nella sua grammatica narrativa, dunque, Greimas propone innanzitutto di distinguere tra stati[1] e trasformazioni[2]. Si chiama Programma Narrativo[3] la successione di stati e trasformazioni. MECCANISMO NARRATIVO: il punto di partenza sono gli STATI DI DISGIUNZIONE che devono essere trasformati in STATI DI CONGIUNZIONE con un dato oggetto (scopo finale dell’azione, concreto o astratto che sia). Col meccanismo di conversione passiamo da un livello profondo a uno di superficie.
Lo schema narrativo canonico:
- La Manipolazione, in cui il Destinante convince in qualche modo il Soggetto circa l’opportunità di intraprendere un determinato PN (= FUNZIONI CONTRATTUALI). Figure generali della Manipolazione: promessa, minaccia, seduzione, provocazione.
- La Competenza, che corrisponde all’equipaggiamento modale (volere, dovere, sapere, potere) del Soggetto, in riferimento al programma da compiere (= PROVA QUALIFICANTE).
- La Performanza, o fase trasformativa per eccellenza, cioè l’azione del Soggetto che trasforma gli stati di cose (= PROVA PRINCIPALE).
- La Sanzione, che è il segmento finale di una narrazione, quando il Destinante giudica se l’opera compiuta dal Soggetto è conforme o meno al contratto iniziale (= PROVA GLORIFICANTE).
[1] In cui i soggetti si trovano in CONGIUNZIONE o in DISGIUNZIONE con il loro oggetto.
[2] In cui i soggetti, da CONGIUNTI diventano DISGIUNTI dall’oggetto, e viceversa. ➔PERFORMANZA (momenti trasformativi)
[3] Si suddivide in PN D’USO: permette di passare da una performanza all’altra e in PN PRINCIPALE: performanza centrale della narrazione.