La grande trovata dell’Americanismo, dal 20° secolo in poi, è stata quella di ridurre la politica a una questione tecnica, attraverso l’amministrazione dell’esistente. L’antipolitica, il mettere sullo stesso piano tutto e tutti, non nascono dal nulla.
Non dovendo più giustificare ai governati il sistema capitalistico con i problemi che si porta dietro, non gli rimane che gestire il sistema così com’è, dandolo per eterno ed immodificabile nella sostanza. Sembrano non esistere più nemmeno dei correttivi auto-generati, dei geni auto-immunizzanti come era e rimane il (discutibile, certo) keynesismo. A riprova di ciò, coloro che oggi hanno la leadership in Italia hanno blindato, rendendole inespugnabli, le misure anti-popolari fino al 2020 o giù di lì.
Ai governati, basta scimmiottare una dialettica apparente nella misura in cui vogliono ancora esprimere i propri dubbi, sentimenti e pensieri.
Dialettica peraltro contraddetta dalla vita che svolgono. La politica diventa religione, moralismo.
Be the first to comment on "La grande trovata. Americanismo mon amour."