di Sergio Mauri
Cerchiamo di capire qualcosa in più del negazionismo climatico. Cosa possiamo ricavarne? Ne possiamo ricavare una serie di informazioni che danno forma al fenomeno del negazionismo. In sintesi:
1) difficoltà degli accademici, dei media e del negazionismo climatico stesso a nominare il fenomeno, inquadrando l’atteggiamento nel più generale negazionismo storico;
2) negazione dell’autorità scientifica per darla a sé stessi;
3) negazione per allontanare la minaccia alla modernità occidentale;
4) affermazione della non neutralità della scienza e dei suoi appartenenti nei confronti dei finanziatori.
A parità di politicizzazione dei progetti, che siano della scienza mainstream piuttosto che quelli negazionisti, ci ispira più fiducia nei risultati quello in cui si esercitano la responsabilità della critica, della revisione e della recensione che invece sono assenti nei forum, nei think tank e nell’ufficio dell’editore conservatore.
Inoltre, ci dobbiamo confrontare con:
5) il problema del pensiero binario e del bias cognitivo che non riguardano solo il negazionismo, ma pure la scienza mainstream che, di fronte ad argomentazioni troppo articolate, darebbe adito a una frammentazione del fronte, indebolendolo;
6) il fatto che le persone costruiscono la loro propria narrativa anche in mancanza di informazione: lo si è visto nel caso della foto dell’orso polare pubblicata da National Geographic nell’agosto 2018[i]. I lettori, infatti, si sono divisi nettamente nell’interpretazione della foto che doveva rappresentare il CC;
7) la struttura mentale umana che evidenzia una generale tendenza a liberarsi dalle questioni problematiche su cui può o può far leva un certo sistema informativo e/o della pubblicità commerciale;
8) il problema della narrazione che deve il più possibile rispondere sia alle tecniche comunicative, sia alla completezza del dato scientifico.
[i] National Geographic, URL: https://www.nationalgeographic.com/magazine/article/explore-through-the-lens-starving-polar-bear-photo, consultato il 15/02/2023.