Primož Trubar (Raščica, 9 giugno 1508 – Derendingen, 28 giugno 1586) è stato un religioso, scrittore e riformatore sloveno, considerato il padre della letteratura slovena.
L’opera di Trubar ha avuto un’influenza fondamentale sulla standardizzazione e lo sviluppo della lingua slovena, che all’epoca era frammentata in numerosi dialetti. Le sue traduzioni, in particolare quella del Nuovo Testamento, hanno permesso per la prima volta a un vasto pubblico di accedere alle Scritture nella propria lingua, favorendo la diffusione della Riforma protestante in Slovenia.
Oltre al suo lavoro di traduttore, Trubar è stato anche un prolifico scrittore, autore di opere grammaticali, teologiche e letterarie. Ha inoltre contribuito alla fondazione della prima tipografia slovena a Urach (1561), dove vennero stampati molti dei suoi libri.
L’attività di Trubar ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla lingua slovena. Grazie al suo lavoro, lo sloveno è diventato una lingua letteraria a tutti gli effetti, capace di esprimere una vasta gamma di contenuti. La sua figura è ancora oggi venerata come uno dei padri fondatori della nazione slovena.
L’importanza di Trubar risiede per lo più nei seguenti fatti: ha standardizzato la lingua slovena; ha tradotto la Bibbia in sloveno; ha promosso l’uso della lingua slovena in ambito pubblico.
Sebastian Krelj, noto anche come Sebastjan Krelj o Boštjan Krelj (1538-1567), è stato un importante riformatore protestante, scrittore, pastore, linguista e predicatore sloveno. Considerato uno dei protestanti sloveni più istruiti del XVI secolo, la sua figura ha avuto un impatto significativo sulla cultura e sulla lingua slovena.
Krelj ha affiancato Trubar come predicatore a Lubiana, contribuendo attivamente alla diffusione del Protestantesimo in Slovenia. La sua opera letteraria è incentrata principalmente su traduzioni religiose e testi teologici. Tra le sue opere più importanti figurano la traduzione in sloveno del Catechismo di Lutero (1563) e di alcuni inni sacri.
Krelj ha apportato un contributo significativo alla standardizzazione e allo sviluppo della lingua slovena, all’epoca frammentata in numerosi dialetti. Le sue traduzioni hanno reso accessibili le Scritture a un vasto pubblico, favorendo la comprensione dei testi sacri e la diffusione del sapere religioso. Insieme a Trubar, ha promosso l’uso della lingua slovena nella liturgia e nell’istruzione, contribuendo alla sua affermazione come lingua letteraria.
Fra’ Gregorio Alasia di Sommaripa (1578-1626) (Link) è autore rilevante della Controriforma. Pubblicò un Vocabolario italiano-schiavo. Educato nel monastero servita, studiò a Sommariva, e si fece frate a 18 anni. Viene inviato a Roma. Nel 1600 scrive una biografia del proprio generale appena morto: Angelo Montorsoli. Nel convento di San Marcello a Roma è contattato da Raimondo VI ambasciatore degli Asburgo che cercava un frate servita che costruisse un convento a Duino, vicino al suo maniero. Un rappresentante del clero, Raimondo, che cercava di ricattolicizzare il popolo. Il 17 settembre 1578 fu sottoscritto col generale dei serviti un contratto per la costruzione del convento. Nel 1601, il ventitreenne servita Fra’ Gregorio Alasia sovrintese la costruzione del convento. I lavori finirono nel 1607. A Duino Alasia lesse, studiò, imparò. Entrò in contatto con lo sloveno. Ne fu stupito, incuriosito. Ne fu intellettualmente affascinato e si rese conto che solo attraverso di esso avrebbe potuto svolgere bene il suo compito. Raimondo VI diede i primi rudimenti di sloveno a Fra’ Gregorio. L’aristocrazia dell’epoca, quindi, conosceva e usava lo sloveno. La corrispondenza della nobile Marenzi fu in lingua slovena. Fra’ Alasia si sdebitò con la pubblicazione nel 1607 del Vocabolario italiano-schiavo a Udine.
Approfondimenti-Linguistica.
Lingua (jeziko), scrittura (pisali), stile (stilu). Trubar doveva pensare, affrontare questi tre problemi. Krelj ha avanzato, migliorato questa situazione. Anche dopo, durante la Controriforma, non si poteva non tenere conto di ciò che era stato, bisognava confrontarvisi. Comparazione tra testi protestanti e della Controriforma.
Alasia di Sommaripa. Slovensko-Italjanski Slovar. Con influsso del dialetto del Litorale. Non c’è solo lessico, ma frasi, dialoghi, volute. Influsso anche dell’alfabeto italiano. L dura – u: delal, igral (participi) oggi sono diventati u. Tradizione protestante, ma non del tutto. La k Sommaripa la scriveva c, come in italiano. Vediamo ora un testo dello Slovar. [Al Castello di Duino c’era una copia della Bibbia di Dalmatin]. Il denaro veniva detto novci, di solito šoldi, ma Sommaripa scrive soldi-soud. Trubar introduce la s lunga[1] f: foldo-foud.
Oggi il denaro d’oro è zlatnik.
Cekin, la k è già presa dai protestanti.
Puite è forma dialettale per andate, dialettale del Litorale.
S’Bogo <– questo l’ha introdotto Krelj, tra preposizione e parola.
Nar = esprime un grado di preferenza.
Dober vam Bug dai: ordine delle parole prese dal luogo.
Ker…..vssech: Krelj userebbe zh.
[1] Dolgi s.