Petrarca-Le opere.

Francesco Petrarca
Francesco Petrarca

Petrarca è stato molto prolifico. Espresse il suo magistero nel senso ciceroniano o senechiano e poi umanistico del termine, non in trattati. Sono testi di forte impegno concettuale e filosofico, di riflessioni morali e commenti sui classici. Come operò Petrarca? Egli ritocca o riscrive quando li riunisce in libro brani di vecchie lettere, ne scrive alcune ex-novo, retrodatandole. Alcune lettere hanno come destinatari grandi personaggi dell’antichità (Seneca, Livio, Sallustio) e non corrispondenti reali. Queste lettere sono il luogo per eccellenza della sapienza retorica e della consapevolezza ideologica. Petrarca raccolse le sue lettere (tutte in latino) in:

  1. I 24 libri delle Familiares (Familiarum rerum libri XXIV). Sono 350 lettere scritte tra il 1325 e il 1361 che illustrano l’evoluzione intellettuale del poeta.
  2. Le 19 lettere del libro Sine nomine (“senza nome” dei destinatari) scritte tra il 1342 e il 1358 e raccolte nel 1360. Temi: questioni politiche e religiose, con duri attacchi alla Curia avignonese.
  3. Le 66 Epystole, in esametri latini, risalenti agli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, riunite assieme negli anni Sessanta. Temi: questioni private e familiari, meditazioni morali e filosofiche.
  4. Le Seniles (lettere della vecchiaia) non terminato, raccoglie 125 lettere composte tra il 1631 e il 1374.

La lettera Posteritati è stata scritta probabilmente in due tempi: ideata nei primi anni Sessanta, ritoccata pochi anni prima della morte. È una specie di autobiografia dove l’autore giustifica la sua vita e le sue opere agli occhi di un immaginario lettore futuro. È incompiuta. Doveva probabilmente concludere la silloge delle Seniles.

I Trionfi.

Anch’essa opera poetica incompiuta e in volgare. Iniziata a Milano. È un poema in terzine ispirato alla Commedia. Nell’opera passa in rassegna i grandi spiriti del passato riflette sul suo amore per Laura e sul suo destino ultraterreno.

I Trionfi ebbero nei due secoli successivi una larghissima fortuna pari solo a quella del Canzoniere, per le seguenti ragioni: i dati autobiografici disseminati; l’unione tra cultura classica e cristiana ovvero la sussunzione del mondo greco-latino alla struttura simbolica della morale cristiana.

I Trionfi sono 6, ciascuno diviso in uno o più canti. Il poema è il resoconto di una visione. Il 6 aprile 1327 il poeta si trova “smarrito”. Il percorso che compie è scandito dall’incontro con una schiera di defunti illustri. Sono soprattutto coppie celebri: Sofonisba e Massinissa, Dante e Beatrice e infine Petrarca e Laura. I Trionfi si concludono sul presagio del ricongiungimento con la donna amata in paradiso.

Il Canzoniere.

Quello che noi definiamo Canzoniere è la raccolta definitiva. Quelle parziali, su raccolte di carte sciolte da correggere e rivedere erano definite in base al probabile dedicatario. La raccolta definitiva è l’ultima volontà del poeta così come è consegnata al manoscritto Vaticano Latino 3195, parzialmente autografo, intitolato dall’autore Rerum Vulgarium fragmenta.

Il libro consta di 366 componimenti, 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate, 4 madrigali. Il Canzoniere è diviso in due parti separate nell’originale da alcune carte lasciate in bianco: 263 testi in vita di Laura e 103 in morte di Laura. È un racconto dotato di un inizio, una fine e un riconoscibile svolgimento. Vi sono dei componimenti che stanno tra loro in un rapporto di congruità tematica: il motivo della lode per gli occhi, quello del dolore per la distanza della donna amata, quello della morte di un amico.

Il Canzoniere è il diario dell’amore per Laura che ha una svolta tragica, con la morte della donna nella peste del 1348. L’ultimo terzo del libro, quindi, è una più generale meditazione sulla transitorietà delle cose terrene. Nel libro c’è anche una componente militante, i tre sonetti numero 136, 137 e 138, i sonetti anti-avignonesi, ma anche nella canzone 128 contro l’uso delle milizie mercenarie dei principi italiani che Petrarca invita alla pace. Il Canzoniere riesce a imporre un modello che rimarrà per secoli il punto di riferimento dei poeti italiani ed europei. Grazie a Petrarca si verifica un passaggio dall’oggettività alla soggettività. Ha sottratto il discorso amoroso ai condizionamenti storici, alle modificazioni dei contesti sociali e culturali e ne ha fatto una zona franca. Secondo Santagata “definisce la poesia moderna erotica come spazio dell’io e delle sue contraddizioni”.

Con l’avvento del petrarchismo non ci sarà più spazio per gli sperimentalismi e i giochi verbali del Duecento. La lingua di Petrarca è compatta e omogenea, costruita sulla norma di medietas.

La fortuna.

Boccaccio scrive la prima biografia di Petrarca: De vita et moribus domini Francisci Petracchi de Florentia. Solo nel Cinquecento gli studiosi si concentreranno sul Petrarca volgare. La stampa del Canzoniere, nel 1502, presso Aldo Manuzio, sarà curata da Pietro Bembo. Da questo momento la fortuna del Canzoniere non avrà paragoni in tutta la letteratura occidentale. I poeti europei ne trarranno ispirazione sia sul piano della forma che del contenuto. La lingua del Petrarca, infatti, influenza la scrittura fino all’Ottocento.

L’inizio della ricerca scientifica sulla biografia del poeta si deve nel Settecento a Jacques-Francois de Sade (Memorie per la vita di Francesco Petrarca). Quanto invece al giudizio sulla sua poesia l’iniziatore fu Ugo Foscolo, con il Saggio sopra la poesia del Petrarca del 1823, poi perfezionata da Francesco De Sanctis nel testo Saggio critico sul Petrarca del 1869. Nel Novecento il lavoro sull’opera di Petrarca è stato imponente. Più di recente la critica si è concentrata da una parte sulla formazione e cultura umanistica di Petrarca, dall’altra sui tempi e sui modi dell’elaborazione del Canzoniere.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.