…c’è di mezzo un mare immenso. Israele sembra direzionato sulla vendetta e meno male che si dice sia l’unico stato del Medioriente con uno stato di diritto di stile occidentale, tale da giustificare una candidatura per unirsi alla UE. Per un qualsiasi stato di diritto, per una qualsiasi democrazia matura, la giustizia è l’unico parametro per dirimere questioni di questa gravità e pesantezza. Soprattutto in un’area come quella.
Non so chi abbia ucciso i tre ragazzi israeliani, alcuni dicono non ci siano prove, altri sanno già tutto. Non mi interessa ci siano prove, diamo per assodato che siano stati uccisi da mani palestinesi, magari da appartenenti alla famigerata brigata Ezzedin al Khassam, ma questo non c’entra nulla con l’applicazione delle leggi e lo stato di diritto.
Può essere, ancora, che Israele voglia far fallire per l’ennesima volta qualsiasi trattativa di pace, qualsiasi normalizzazione con i palestinesi e Hamas (che ha lautamente finanziato), forse anche per ragioni elettoralistiche, ma tutto quello che sta succedendo a Gaza è di una brutalità immensa ed ingiustificabile. E’ la follia di un paese che, a prescindere dagli armamenti che detiene in abbondanza, non ha alcun argomento e futuro politico plausibile.
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