Due parole sull’iniziativa leghista, battezzata dai poteri forti e con l’aggiunta del beneplacito di Renzi. Inutile dire che Renzi, con il riconoscimento di Salvini quale vero avversario del centrosinistra democristo-finanzcapitalista, si sia dato la zappa sui piedi. Inutile osservare che, ancora, dietro ci sia anche l’immancabile Silvio, inviso al mondo, ma non all’ Italia. Così almeno sembra. Inutile anche chiedersi come faranno a votare per Salvini i meridionali, poiché lo voteranno, statene certi: gli italiani sono veramente incapaci di farsi rispettare. Dopotutto hanno, per anni ed anni, votato per il nordista Berlusconi.
Ancora; è inutile osservare come l’avversario di Matteo sia sempre Matteo! Ed è tuttavia inutile sapere che oltre ai poteri forti italiani ci siano anche quelli russi. Ed è inutile chiedersi quali siano i programmi che questi fenomeni metteranno in campo per creare posti di lavoro, professionalità all’altezza dei tempi, in grado di reggere l’urto dell’Asia e del NAFTA. Tanto, non gliene frega niente a nessuno! Tutto inutile. Il contenitore è vuoto! Ma la cosa su cui mi soffermerei, oggi, è la constatazione di che cosa ci dice veramente questa candidatura che ha dei referenti al Sud. Ci grida in faccia quanto il Meridione sia culturalmente, politicamente, umanamente succube dell’Italia settentrionale. Fino al punto da farsi affossare, ancora e sempre, da quest’ultima.
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