Abbiamo sentito in TV e letto sui giornali di un fantomatico Piano B che Renzi avrebbe minacciato di applicare nel caso l’Europa non si decidesse ad intervenire sulla questione. Se ne è parlato il 16 giugno scorso durante una riunione dei ministri degli interni europei. Renzi ha anche aggiunto, col piglio che lo contraddistingue, che il Piano B avrebbe causato dolore all’Europa! Nessuno ha capito di che cosa si tratti.
L’Europa, è stato detto alla riunione, non ha alcuna intenzione di modificare né le regole di richiesta d’asilo né altri tipi di regole sull’immigrazione, poiché i cambiamenti produrrebbero un aumento delle richieste. Ci saranno delle piccole modifiche di facciata, ma nulla più. Nessuno ha preso troppo in considerazione la sparata di Renzi che dipinge un quadro al tempo stesso fosco e grottesco di chi ci governa. In sede europea, alcuni si sono voltati dall’altra parte, altri hanno alzato il sopracciglio, altri ancora si sono messi a ridacchiare.
Rimane il fatto che tra allarmismi e sparate sta crescendo la destra xenofoba i cui programmi politici comprendono una sensibile restrizione degli ingressi, in linea con quanto sta facendo l’Europa. Tuttavia, è bene ricordarlo, gli ingressi, per lo più legali, sono contingentati in relazione al fabbisogno di manodopera concertati fra i governi dell’Unione e i paesi di appartenenza, per sopperire al calo demografico del continente. Non potranno, quindi, subire grosse modifiche.
Detto questo, tanto per focalizzare meglio con chi abbiamo a che fare, andiamo sul dettaglio. Intanto, dobbiamo sottolineare che l’aumento delle morti nel Mediterraneo è dovuto alla stretta strategica di una serie di politiche europee sull’immigrazione che si articola in respingimenti illegali, campi di detenzione, Operazione Triton, al fine di fortificare i confini d’Europa. La risposta alle morti, sapete già qual è: bombarderemo da qualche parte laggiù!
Visto, poi, che gli effetti di questa strategia sono molto limitati, poiché la maggior parte degli immigrati arriva da noi via aerea, con una regolare visto e per lavoro, come accennato sopra, mi sembra di poter dire che questa politica serva più, in linea con l’ideologia e la prassi Salviniane, ad un controllo sui numeri degli immigrati. Ovvero, sulla qualità, piuttosto che sulla quantità dell’immigrazione. Ne discende che il numero di migranti non potrà assolutamente scendere più di tanto, ma costoro saranno soggetti a brutalità crescenti, anche per essere adeguatamente consegnati a dei datori di lavoro che necessitano di forza-lavoro fresca da mettere all’opera, ma che stia al suo posto!
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