La gente sente che può fare affidamento sull’irrazionale, perché è l’unica garanzia di libertà da tutti i luoghi comuni, le cavolate e gli spot pubblicitari che i politici, i vescovi e gli accademici ci danno in pasto. La gente ha deliberatamente deciso di ritornare a uno stato primitivo. Sente il bisogno del magico e dell’irrazionale. Cose che sono state molto utili in passato e lo sono ritornate oggi e potrebbero esserlo di più in futuro. Le persone vogliono di nuovo i secoli bui del Medioevo. Le luci sono accese, ma la gente si sta rifugiando in un’oscurità interiore, nella superstizione e nell’irragionevolezza. Il futuro sarà una lotta tra vasti sistemi di psicopatologie, tutte volontarie e intenzionali, che faranno parte di un tentativo disperato di fuggire dal mondo razionale e dalla noia del consumismo.
Gli idoli di oggi sono gli eroi di carta o celluloide? Questo modo di vedere la vita va d’accordo con il culto della personalità o di un modello di vita. Per molti idolatrare è l’unico mezzo per ritrovare dentro se stessi la dimensione magica della vita. Le nostre “strade” sono i canali commerciali via cavo. I colori del nostro partito sono l’oro e il platino delle carte fedeltà. Vi sembra ridicolo? Si, ma anche all’epoca la gente pensava che i nazisti fossero dei buffoni. La società consumistica è la versione soft di uno stato di polizia. Crediamo di poter scegliere, ma è tutto già deciso. Dobbiamo continuare a comprare, altrimenti falliamo come cittadini. Il consumismo crea grossi bisogni inconsci che possono essere soddisfatti soltanto dal fascismo. O almeno il fascismo è la forma che il consumismo prende quando decide di invocare la strada della pazzia elettiva.
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