Il cospirazionismo segue il procedimento della ricerca e costruzione del capro espiatorio. C’è anche l’elemento della estroflessione della responsabilità. L’individuazione di un capro espiatorio permette quella estroflessione.
Un testo sospetto: contenuti.
- Auto-attribuzione di violenza, ipocrisia, uso di inganno e forza.
- Oscillazioni nel soggetto scrivente (es. identità, datazione).
- Esemplificazione perfetta delle teorie complottiste – semplificazione, riduzione delle cause.
(es. niente è come sembra, niente accade per caso, tutto è connesso – secondo lo schema di Michael Barkun, A Culture of Conspiracy, 2003).
Abbiamo letto il capitolo 19 sul problema finanziario, addirittura al livello delle varie tassazioni possibili per le varie classi sociali.
La questione delle Logge massoniche, delle società segrete, rispetto alle cospirazioni. Queste società o Logge sono luoghi di intreccio di relazioni sociali, di costruzione di network di interessi. Riguardo la contemporaneità, non sorprende affatto l’infiltrazione operata da certi ambienti, come quello della Massoneria, nei settori dell’economia. Il nostro ragionamento non vuol dire che non ci siano dei fondamenti riguardo delle trame o attività cospirative, come nel passato le “Trame Nere”, oppure l’attività delle Brigate Rosse, o come nel caso della Loggia massonica P2.
L’approccio filologico ai Protocolli.
Cos’è la filologia? Come può servire lo storico?
Filos+logos
Ricostruzione del testo di un documento. Corretta interpretazione e comprensione del documento (interessi linguistico-letterari e storico-culturali.
Alcuni concetti filologici: autografo, antigrafo, apocrifo, testimone, tradizione. Nella ricerca di De Michelis, le versioni evidenziate da lettere in greco antico, sono versioni ipotetiche. De Michelis chiama K la prima edizione dei Protocolli, chiamata edizione Krusevan, del 1903, apparsa sul giornale di ultradestra russo “Zamja”. Questa versione ha degli ucrainismi al suo interno.
La versione N, edizione Nilus, del 1905, di 24 capitoli.
La versione A1 è pietroburghese, di un Anonimo, del 1905.
La versione B, Butmi, del 1905-6.
Studio delle varianti (filologico):
K vs A1, A2, N, B à K deriva da β
A1 e B à ϵ
A2 e N à δ
Sviluppare un discorso sulla traduzione italiana dei Protocolli.