La donna della foto è stata trovata morta il 25 agosto scorso a Glasgow, vicino al figlioletto piangente. Una tragedia che non trova parole adatte a spiegarla. Il duro approccio all’immigrazione porta anche a questo. La donna era originaria dell’Uganda e viveva in estrema povertà, aiutata da amici e parenti per il cibo. Aveva perso il lavoro in seguito alla scadenza della carta di soggiorno, in ottemperanza alle nuove leggi britanniche. Aveva fatto richiesta poi come richiedente asilo e ne attendeva l’esito.
Tutto ciò, come al solito, in un paese occidentale dove regna la libertà e l’opulenza. Almeno per alcuni. E nel silenzio dei nostri media, occupati a parlare di cazzate. Occupati, quindi, con alcune altre componenti sociali, a costruire un nuovo tipo di cittadino iper-cinico e menefreghista, preoccupato solo di salvare il proprio culo. Dare a tutti un’opportunità di vita e di lavoro arricchisce tutta la comunità, ma noi non ci siamo ancora arrivati.