Da Nigel Warburton, Il primo libro di filosofia, Einaudi, 1992.
(p. 197) La fallacia intenzionale è la concezione secondo la quale nella valutazione estetica dobbiamo prestare attenzione non solo alle intenzioni realizzate nell’opera d’arte stessa. Infatti, per gli antintenzionalisti tutto ciò che non è riguardante le intenzioni realizzate nell’opera d’arte stessa (diari, discussioni, manifesti) non deve essere preso in considerazione per l’autentica interpretazione critica. Non si deve quindi basarsi su elementi esterni. L’idea si fonda sul fatto che le opere d’arte una volta rese pubbliche, siano realmente tali per cui gli artisti non dovrebbero avere sulle loro opere un controllo maggiore di quello di chiunque altro.
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.