di Sergio Mauri
È un neologismo che indica una forma di governo in cui il diritto di voto è subordinato alla conoscenza degli argomenti. L’epistocrazia è un concetto controverso che propone una forma di governo alternativa alla democrazia. Ecco i punti chiave per capirla meglio:
Definizione:
- “Epistocrazia” deriva dal greco “episteme” (conoscenza) e “kratos” (potere), indicando letteralmente il “governo dei sapienti”.
- Si tratta di un’idea teorica, mai realmente implementata.
- Propone che il diritto di voto sia subordinato alla conoscenza degli argomenti in questione.
Obiettivi:
- I sostenitori dell’epistocrazia cercano di superare i problemi percepiti della democrazia, come l’ignoranza degli elettori su temi complessi e la manipolazione da parte di chi ha interessi personali.
- Credono che decisioni politiche migliori verrebbero prese da persone informate e competenti.
Differenze da altre forme di governo:
- Non va confusa con l’aristocrazia, dove il potere deriva dalla nascita o ricchezza, piuttosto che dalla conoscenza.
- Si distingue dalla tecnocrazia, dove gli esperti governano direttamente senza alcun sistema di voto.
Critiche:
- Definire chi è “sapiente” e chi no può essere arbitrario e portare a discriminazioni.
- Rischierebbe di escludere dalla partecipazione intere fasce della popolazione, creando disuguaglianze e tensioni sociali.
- Non è chiaro come garantire la libertà di espressione e opinione in un sistema del genere.