di Sergio Mauri
L’esperimento mentale viene usato per chiarire, approfondire, cercare una conferma alle nostre assunzioni o alle nostre ipotesi: è una situazione immaginaria che viene costruita per chiarire le caratteristiche delle nostre assunzioni.
Alcuni approfondimenti.
Dall’Enciclopedia di Filosofia, Garzanti, 2007, p. 327. L’espressione fu coniata da E. Mach “per indicare esperienze costruite mentalmente che consistono nell’immaginare circostanze ipotetiche e nell’indagarne con il pensiero le conseguenze (Conoscenza ed errore, 1905, cap. 11)”. E ancora: “L’utilità di tali operazioni nella ricerca è indubbia: su di esse si fondano tutte le scienze, tanto quelle fisiche quanto quelle matematiche […]”. Per Mach “l’esperimento mentale è l’antenato filosofico dell’esperimento fisico”. (p. 328). Esempi di esperimenti mentali “famosi”: Cartesio, l’ipotesi del demone ingannatore; Condillac, Trattato delle sensazioni (1754); l’iperuranio platonico; la teoria nicciana dell’eterno ritorno; il velo d’ignoranza di J. Rawls (Una teoria della giustizia, 1971); la “Terra gemella” e i “cervelli in una vasca” di H. Putnam (Cervelli in una vasca, 1977). T. Kuhn ha approfondito le questioni degli esperimenti mentali in La tensione essenziale del 1977 e Roy A. Sorensen le ha rielaborate e discusse nel suo Esperimenti mentali del 1992.
Ulteriori approfondimenti.
Un esperimento mentale è un concetto usato nella filosofia, nella scienza e nella logica per esplorare le implicazioni di una teoria o di un principio attraverso un ragionamento immaginativo piuttosto che attraverso l’osservazione diretta o l’esperienza pratica. Si tratta di un’ipotetica situazione immaginaria che viene costruita per esaminare le conseguenze logiche di un’ipotesi o per mettere alla prova un concetto senza doverlo effettivamente realizzare fisicamente.
Questi esperimenti possono coinvolgere situazioni strane, contraddittorie o improbabili che aiutano a illustrare un principio o a mettere in luce implicazioni etiche, logiche o scientifiche di una teoria.
Un esempio classico è il “paradosso del gatto di Schrödinger” nella fisica quantistica, in cui si immagina un gatto intrappolato in una scatola con una sostanza radioattiva e un meccanismo che potrebbe ucciderlo. Secondo la teoria quantistica, finché la scatola rimane chiusa, il gatto è simultaneamente vivo e morto, poiché lo stato della sostanza radioattiva non è osservato. Questo esperimento mentale illustra alcuni aspetti controintuitivi della teoria quantistica.
Gli esperimenti mentali sono strumenti utili per esplorare concetti complessi, stimolare il pensiero critico e analizzare le conseguenze di determinate ipotesi senza dover effettivamente condurre un esperimento fisico.