di Sergio Mauri
Un free rider è l’’agente che intende usufruire della cooperazione senza pagarne i costi. Dalla Treccani: agente economico che attua un comportamento opportunistico finalizzato a fruire pienamente di un bene (o servizio) prodotto collettivamente, senza contribuire in maniera efficiente alla sua costituzione.
Approfondimenti.
Un “free rider” è un termine usato in economia e in scienze sociali per descrivere un individuo o un’entità che trae vantaggio dai benefici o dai servizi offerti da un gruppo o da una comunità senza contribuire adeguatamente o senza sostenere il costo o lo sforzo necessario per tali benefici.
Nel contesto economico, ad esempio, un “free rider” può essere qualcuno che beneficia di beni pubblici come strade, illuminazione pubblica, sicurezza fornita dalla polizia o dall’esercito, senza pagare direttamente per tali servizi attraverso tasse o contributi.
Nelle dinamiche di gruppo o in contesti sociali, un “free rider” può essere un individuo che trae vantaggio dal lavoro o dall’impegno collettivo senza contribuire al lavoro o all’impegno del gruppo. Ad esempio, in un progetto di gruppo, potrebbe essere qualcuno che non partecipa attivamente ma beneficia del lavoro degli altri membri del gruppo.
Il concetto di “free rider” solleva questioni riguardo all’equità e alla sostenibilità di una comunità o di un gruppo, poiché la presenza di “free rider” può influenzare la capacità del gruppo di funzionare in modo efficiente o di fornire servizi e benefici a tutti i membri. In alcuni casi, possono essere adottate politiche o regolamenti per ridurre o prevenire il fenomeno del “free riding“.