Ripubblico una mia traduzione del 2008 sulla questione Guantanamo. Un luogo dove i difensori occidentali dei diritti umani non hanno alcuna intenzione di esercitare il diritto di critica. Un luogo, ancora, dove non solo si son persi di vista i diritti fondamentali delle persone, ma dove sono stati compiuti parecchi errori giudiziari. La questione è ancora non risolta, come si sa. Fra le tante promesse di Obama questa è stata una di quelle più pesantemente disattese. E la dice lunga sul ruolo e la funzione di un presidente tanto atteso quanto deludente!
Tuttavia, Guantanamo non è stata messa in discussione, ma in compenso gli Stato Uniti sono diventati, complice la crisi economica, un grande carcere a cielo aperto!
Via: Democracynow del 17 novembre 2008.
Mentre Obama vota per chiudere Guantanamo i suoi consiglieri, secondo quanto si dice, stanno attuando un piano per creare un nuovo sistema di detenzione preventiva e Corti di sicurezza nazionale.
Durante un’intervista a “60 minuti” domenica sera, il presidente neo eletto Barack Obama ha detto che progetta di chiudere la prigione militare di Guantanamo e ricostruire così la statura morale della nazione. La settimana scorsa la Associated Press ha scritto che i consiglieri di Obama stanno mettendo a punto un piano che porterebbe alcuni prigionieri di Guantanamo di fronte ad un nuovo tribunale designato per sbrigare i cosiddetti casi di “sicurezza nazionale”.
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