di Sergio Mauri
Trama.
Ciàula è un ragazzo che lavora in una miniera di zolfo in Sicilia (la miniera a cui si ispirò Pirandello è la “Taccia Caci”, dove lavorò suo padre, che si trova ad Aragona) e di un minatore chiamato Zi’ Scarda, alle dipendenze di Cacciagallina. Una sera, quest’ultimo vuole far restare a lavorare i minatori per finire il carico di quel giorno, ma non viene seguito da tutti. Gli unici che si trattengono sono Zi’ Scarda, e Ciàula che, sebbene sia molto stanco, non si tira indietro e ubbidisce.
Ciàula non è preoccupato per il buio della miniera e dal lavoro che vi deve svolgere, ma ha paura del buio della notte. Ciò è successo quando nella miniera è scoppiata una mina, che ha ucciso il figlio di Zi’ Scarda e ha reso Zi’ Scarda cieco da un occhio. Per la paura, Ciàula, si era rifugiato in una cavità, ma entrandovi aveva rotto la lanterna.
Perciò Ciàula è impaurito per il buio che troverà uscendo dalla miniera. Con il sacco pieno di zolfo sale verso la superficie, ma quando arriva agli ultimi scalini, con grande meraviglia si accorge di essere circondato di luce. Sbalordito, lascia cadere il sacco dalle spalle e scopre la bellezza della luna: “sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è data mai importanza”. Ciàula era meravigliato dalla luna, e quello spettacolo lo rasserenò, lo intenerì e lo commosse fino alle lacrime.
Analogie e differenze tra il verghiano Rosso Malpelo e il pirandelliano Ciàula.
Ciàula scopre la luna è una novella di Pirandello. Cominciamo col vedere le analogie e le differenze tra Rosso Malpelo di Verga e la novella di Pirandello.
Innanzitutto, sono entrambe novelle, quindi sono dello stesso genere letterario. Per quanto riguarda i contenuti, sia Ciàula che Rosso Malpelo sono dei “vinti” in senso verghiano. Nella lotta per la sopravvivenza sono entrambi destinati a soccombere. Entrambi gli autori cercano di mettere in luce un ambiente duro e spietato, in modo oggettivo, ed impersonale, soprattutto in Verga. È descritto lo sfruttamento dell’uomo nelle miniere, l’ambientazione è quella della Sicilia tra ‘800 e ‘900. Entrambi i protagonisti lavorano in condizioni disumane ed entrambi sono oggetto di pregiudizi. Rosso Malpelo perché ha i capelli rossi e quindi deve essere considerato “malizioso e cattivo”. Nasce con un’etichetta che non riesce a togliersi. È così che vediamo Rosso Malpelo fino a quando non scomparirà inghiottito dalla miniera, dopo aver accettato un lavoro molto pericoloso e come era successo, precedentemente, al padre. Ciàula ha caratteristiche diverse. Egli è un ragazzo semplice con un piccolo deficit cognitivo, che così è soprannominato dal dialetto per definirlo cornacchia, poiché parla male. Viene preso in giro per un difetto, una stranezza. Un’altra cosa che li unisce è l’avere entrambi un carattere, delle caratteristiche animalesche: quelle di un asino in Rosso Malpelo, quelle di una cornacchia in Ciàula.
Tuttavia, entrambi hanno degli sprazzi di umanità: Ciàula emozionandosi quando vede la luna, Rosso Malpelo nei momenti di sensibilità verso il padre: “le morbide carezze” delle mani paterne e nel rivedere i vestiti del padre morto. Altri punti di contatto: Malpelo ha una famiglia che in parte si distrugge quando il padre muore, la sorella e la madre infatti lo abbandonano. La madre lo abbandonerà, dopo averlo maltrattato con la complicità della sorella di Malpelo. Ciàula non ha famiglia. L’ambiente della miniera li accomuna, è la loro unica e vera casa.
Lo scopo di Pirandello è un’analisi più profondamente psicologica del personaggio, rispetto a Verga. Pirandello indaga la psicologia del personaggio piuttosto che denunciare la società. Anche le reazioni dei due personaggi sono differenti. Malpelo è sempre stato trattato male, dalla famiglia, e non riesce a spezzare la catena di violenza esprimendo egli stesso violenza. Ciàula non si vendica, subisce passivamente le ingiustizie degli altri, visto che ha un ritardo. Ciàula nasce sfortunato come Malpelo, ma in qualche modo riesce ad estraniarsi da questa negatività, dalla violenza immergendosi nella natura nella visione estatica della luna alla fine della novella. In Verga, Malpelo non riesce ad estraniarsi dalla propria condizione, nasce e muore senza amore.