Come scegliere la facoltà universitaria?

Facoltà universitaria
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di Sergio Mauri

Indice.

Se sei arrivato in questa pagina è plausibile che tu sia interessato a iscriverti all’università e voglia capire meglio come orientarti nella scelta di una facoltà universitaria. Hai appena finito le scuole superiori oppure le hai ultimate da anni, ma avevi lasciato perdere con gli studi che ora vuoi riprendere, sia per questioni legate al lavoro sia per puro interesse ad aumentare le tue conoscenze. In uno qualsiasi di questi casi sappi che sei nel posto giusto e cercherò di spiegarti la mia opinione, sperando di incrementare così la tua consapevolezza al momento di scegliere la facoltà universitaria che è certamente un passo importante per il tuo futuro.

Continuità e discontinuità disciplinare.

Dunque, iniziamo. La questione della scelta dell’università l’abbiamo già affrontata in un’altra pagina e richiede parametri del tutto diversi. Intanto, allora, affrontiamo la questione continuità e discontinuità negli studi, non nel senso di un buco temporale tra scuole superiori e università, ma intese come omogeneità di studi da portare avanti, fino al passo finale e definitivo della formazione di alto livello, cioè quella dell’università. In generale, e sottolineo in generale, la facoltà da frequentare all’università va scelta secondo una omogeneità disciplinare, poiché è evidente che gli studi pregressi non solo servono per quelli che andrai a svolgere all’università, ma significano pure qualcosa sotto il profilo delle tue inclinazioni e capacità, se non veri e propri amori verso quelle discipline da approfondire. In generale, quindi, se alle superiori hai fatto un Liceo classico, all’università ti iscriverai a un corso di laurea che coinvolga le discipline umanistiche. Se hai fatto invece un Liceo scientifico farai una scelta conseguente iscrivendoti a un corso di laurea come Geologia, Medicina, Infermieristica, ma anche Informatica, non solo come Ingegneria informatica, ma anche come IOT, Big Data, ma anche Matematica, eccetera. Se alle superiori hai fatto un Istituto tecnico Commerciale sarà “facile” per te proseguire all’Università orientandoti sulle discipline economiche, come l’Economia Aziendale, o Scienze Politiche. Tutto ciò solo a titolo d’esempio.

Questo in generale ed è quello che ti consiglio comunque di fare. Poi ci possono essere delle eccezioni: io, ad esempio, dopo aver fatto un Istituto Tecnico Commerciale ad indirizzo Sistemi Informativi Aziendali, quindi con conoscenza di Informatica e linguaggi di programmazione, mi sono iscritto (da grande) a Discipline Storiche e Filosofiche, per soddisfare una mia personale curiosità e interesse verso quel tipo di argomenti. Le eccezioni e non solo la mia, dunque esistono. Per operare un tipo di scelta di questo tipo, credo occorra avere quella duttilità che ti permetta di acquisire anche la preparazione adeguata a portare a termine un percorso di questo tipo. Non di sola duttilità si tratta, seppure sia fondamentale: si tratta anche di avere alcune conoscenze pregresse, fatte di letture e ricerche anche banali riguardo gli interessi che vuoi far diventare primari nella tua vita intellettuale.

Ricapitolando, quindi: continuità di base negli studi, sia che tu segua un percorso lineare e temporalmente corretto sia che tu non lo segua; inoltre, in caso di eccezioni, quindi di discontinuità nelle discipline di studio, sai che devi avere un minimo di preparazione di fondo che ti permetta di affrontare dai tre ai cinque anni dando esami in una facoltà universitaria.

Informati sulla facoltà che frequenterai.

Un lavoro di informazione sulla facoltà che vuoi frequentare è fondamentale e prevede un lavoro online corredato da uno offline, o viceversa. Quindi vai su Google e cerca tutte le informazioni possibili su siti, blog, forum e social media riguardo la facoltà prescelta. Non lasciare nulla di non letto: tutti i commenti, anche quelli sbagliati, o volutamente negativi possono fornirti delle informazioni sulla facoltà  che ti interessa. Tutto, anche ciò che è evidentemente inventato, può darti delle informazioni, soprattutto perché ti devi chiedere il perché di tali commenti. Per quanto riguarda la ricerca offline, l’ottimo sarebbe conoscere delle persone che quella facoltà l’hanno già frequentata e che dunque ti possano dire come funzionano le lezioni, i professori, gli esami, che ti racconti un po’ il clima che si respira (che lui ha respirato) in facoltà. Certamente farai la tara tra ciò che è vero, ciò che non lo è, ciò che riguarda il/la tua conoscente in modo specifico, ma non potrà riguardare te. È, tuttavia, un passaggio obbligato. In aggiunta, informati sui servizi che offre l’università, dalle sale di studio/lettura, alla mensa. Come già saprai, dovrai tenere un ISEE aggiornato per potere usufruire, se sarà nella tua posizione di reddito, di alcuni servizi gratuiti o a prezzi inferiori, come di un regime di tassazione annuale commisurato alla tua situazione economica.

Qualche consiglio finale.

Alla fine di questo articolo è giusto ti dica ciò che penso, in fondo. Penso che la cosa migliore sia seguire le tue vocazioni, le inclinazioni e le “voci interne” anche se non sono proprio in linea con una logica competitiva del “fare presto e perfettamente”. Segui ciò che sei, insomma.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014.
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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.