di Sergio Mauri
Il corso tenuto da Martin Heidegger nel semestre invernale del 1929-1930 all’Università di Friburgo, successivamente pubblicato col titolo Concetti fondamentali della metafisica: Mondo, finitudine, solitudine (Die Grundbegriffe der Metaphysik: Welt, Endlichkeit, Einsamkeit), rappresenta un momento cruciale nello sviluppo del pensiero heideggeriano. Questo corso, una parte del quale fu dedicata a una dettagliata discussione su Aristotele, esplora tematiche centrali della metafisica e approfondisce alcuni dei concetti chiave già presenti in Essere e tempo.
Contesto e Struttura del Corso.
Il corso si colloca nel periodo successivo alla pubblicazione di Essere e tempo (1927) e rappresenta un ulteriore sviluppo delle sue idee filosofiche. Durante questo periodo, Heidegger stava elaborando nuove prospettive sulla metafisica, ampliando la sua analisi dell’essere e della condizione umana.
Il corso è strutturato in tre sezioni principali:
- Introduzione alla Metafisica: Heidegger esamina il concetto di metafisica, la sua necessità e la sua rilevanza nella comprensione dell’essere.
- Mondo: una discussione approfondita del concetto di “mondo”, che si distingue dalla mera collezione di oggetti esistenti e si riferisce piuttosto al modo in cui gli esseri umani sono coinvolti con la realtà.
- Finitudine e Solitudine: esplora i temi della finitezza umana e della solitudine, mettendo in luce come queste esperienze influenzano la comprensione dell’essere.
Concetti Chiave
1. Mondo (Welt)
Heidegger approfondisce la nozione di “mondo” come l’orizzonte all’interno del quale gli esseri umani esistono e comprendono se stessi. Il mondo non è semplicemente una collezione di cose, ma una struttura significativa che consente alle persone di orientarsi e di trovare senso nella loro esistenza.
2. Finitudine (Endlichkeit)
La finitudine è centrale nel pensiero di Heidegger e nel corso egli esplora come la consapevolezza della propria finitezza influisce sul modo in cui gli esseri umani vivono e comprendono il mondo. La finitudine è vista come una condizione esistenziale che definisce l’essere umano.
3. Solitudine (Einsamkeit)
La solitudine è trattata come una condizione fondamentale dell’esistenza umana. Heidegger discute come la solitudine non sia semplicemente uno stato emotivo, ma una condizione ontologica che rivela la natura dell’essere umano come essere isolato nella sua comprensione del mondo e del proprio essere.
4. Metafisica e Scienza
Heidegger contrappone la metafisica alla scienza moderna, sottolineando come quest’ultima tenda a ridurre l’essere a semplici oggetti di calcolo e manipolazione, mentre la metafisica cerca di comprendere l’essere in modo più profondo e olistico.
Implicazioni Filosofiche
Il corso del 1929-1930 rappresenta un passaggio critico per Heidegger, poiché si allontana dalle categorie più tecniche di Essere e tempo per esplorare una visione più ampia e meno sistematica della metafisica. Introducendo temi come il mondo, la finitudine e la solitudine, Heidegger getta le basi per le sue opere successive, dove si concentrerà sempre più sulla storia dell’essere e sulla critica della modernità tecnologica.
Questo corso, quindi, non solo amplia la comprensione dell’essere umano e del suo rapporto con il mondo, ma segna anche l’inizio di un cambiamento di focus nella filosofia di Heidegger, anticipando molte delle questioni che svilupperà nei decenni successivi.