Convivio: è un prosimetro, cioè, è diviso tra poesia e prosa. Si presenta anche come opera enciclopedica.
È composto di 5 trattati, è un commento che partendo da una forma poetica di commento alla filosofia va poi a parlare della filosofia nella sua interezza.
La struttura. Il Convivio è definito da Dante come il commento, cioè la lezione universitaria. La struttura è quella delle opere di commento enciclopedico, di struttura regolare e simmetrica. Ogni trattato era composto da 15 capitoli.
Come si lega la lectio al commento dantesco? La lectio era il commento universitario. La lectio è ripresa nel commento.
Noi sappiamo che ci dovevano essere 15 trattati grazie agli indizi disseminati da Dante. Il quattordicesimo doveva essere il trattato sulla giustizia. Il settimo trattato poteva essere sul piacere amoroso oppure (di nuovo) sulla giustizia.
Dal file di Pasquale Porro: riferimenti cronologici.
Dante studia la filosofia in latino, commentata.
Tradizionalmente si dice che la ricerca filosofica di Dante inizi nel 1290 alla morte di Beatrice.
Dante è inserito politicamente nella vita fiorentina. Iscritto nel 1294 alla Corporazione degli Speziali. Egli subisce due condanne: un’ammenda da pagare entro tre giorni, dopo di che lo condannano a morte. La condanna riguarda il mancato appoggio all’istituzione di una tassa che i cittadini avrebbero dovuto pagare. La prima condanna è per peculato. Il ruolo di Beatrice è quello di salvatrice dell’anima di Dante.
Il Convivio è un testo incompiuto come il De Vulgari Eloquentia. Un autore non porta a termine un’opera, di solito, perché quest’ultima non è più attuale.
Il Convivio è stato ritrovato in 44 manoscritti, cioè, è stato ricopiato 44 volte. I primi commentatori sono stati i figli, poi Boccaccio e poi Villani.
Differentemente Petrarca ci consegna lui il Canzoniere (il rerum fragmenta) e ci consegna una sua raccolta di rime glossate. Diverso il caso del Convivio che è un testo ricostruito sulla base dei manoscritti ritrovati. (Vedi Isidoro di Siviglia[1])
Il Convivio è un invito al banchetto della conoscenza. La conoscenza è la filosofia. Studio della scienza per raggiungere la sapienza.
“Scriptura divina Convivium sapientiae est” (S. Ambrogio)
[1] Isidoro di Siviglia è stato un teologo, scrittore e arcivescovo spagnolo; fu vescovo della città spagnola di cui prese il nome durante il dominio dei Visigoti e fu prominente esponente del mondo culturale suo contemporaneo. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo considera Dottore della Chiesa.