Il filosofo Giorgio Agamben non demorde e anche ieri ha pubblicato una sua presa di posizione sul #coronavirus. Devo dire che, in una situazione in cui albergasse la serietà, il discorso verrebbe affrontato dalle istituzioni con un faccia a faccia. Così non è, dando molto da pensare.
La richiesta di una parola di verità, da parte di Agamben, è – come dire – un atto dovuto per un filosofo. Alcune sue considerazioni sono stringenti:
Quella che stiamo vivendo, prima di essere una inaudita manipolazione delle libertà di ciascuno, è, infatti, una gigantesca operazione di falsificazione della verità. Se gli uomini acconsentono a limitare la loro libertà personale, ciò avviene, infatti, perché essi accettano senza sottoporli ad alcuna verifica i dati e le opinioni che i media forniscono. La pubblicità ci aveva abituato da tempo a dei discorsi che agivano tanto più efficacemente in quanto non pretendevano di essere veri. E da tempo anche il consenso politico si prestava senza una convinzione profonda, dando in qualche modo per scontato che nei discorsi elettorali la verità non fosse in questione.
Anche Pigi Battista, due giorni fa dalle colonne di Dagospia, ha detto la sua sul #coronavirus, la gestione della crisi, la democrazia e i cosiddetti esperti. Soprattutto sugli esperti Battista ha le idee chiare e, per la verità, la penso come lui.
GLI ESPERTI? NON SANNO NIENTE. TUTTA LA PRESUNTA SCIENZA SI CONDENSA IN DUE RACCOMANDAZIONI. STATE A CASA E LAVATEVI LE MANI” – PIGI BATTISTA ALL’ATTACCO: “STIAMO VIVENDO UN ESPERIMENTO SOCIALE DISUMANO. LA POLITICA HA CEDUTO LA SOVRANITÀ A UN’OLIGARCHIA TECNOSANITARIA. NOI CI SIAMO ORMAI ABITUATI ALL’ILLIBERALITÀ. E L’IDEA DI SEGREGARE GLI ANZIANI FINO A DICEMBRE È UNA MISURA INIQUA,ODIOSA, VESSATORIA