L’austerità, per esempio, è una strategia politica di classe. Tuttavia, le classi sociali di per sé non combinano nulla. Devono esserci certe forme di leadership di classe per immaginare certi tipi di obiettivi e strategie per renderle operative.
L’austerità non è semplicemente uno schema per l’arricchimento dei banchieri. Gli abbienti diventano più ricchi nella misura in cui il capitalismo cresce e l’austerità è parte di una strategia di crescita di lungo periodo (anche se la crescita è soppressa nel breve periodo), un tentativo di riorganizzare la produzione, di alterare la configurazione del potere, cambiare il patto sociale per rendere profittevoli gli investimenti. Questo non viene organizzato dalla classe capitalistica in se stessa – troppo divisa al suo interno da una competizione spietata e da divergenze sugli interessi da tutelare nel breve termine per rimanere coesa a lungo – ma da un blocco di potere sotto il dominio del capitale finanziario. Questo blocco di potere comprende i segmenti superiori della finanza, della manifattura e dei servizi finanziari ad essa collegati, interconnessi attraverso dei direttorii concatenati che permette, ai loro membri, di avere una visione complessiva e ad ampio raggio sui propri interessi e promuovere l’attivismo politico.
Questo blocco di potere è connesso allo e domina lo Stato, non solo in maniera indiretta (attraverso il meccanismo omeostatico con cui uno Stato risponde agli interessi capitalistici per produrre la crescita che assicuri la sua capacità di governo), ma attraverso meccanismi istituzionali diretti dove il loro potere si concentra.
Be the first to comment on "Cos’è una strategia politica?"