Di torture ne abbiamo parlato in abbondanza!

Buchenwald, Eisenhower, torture, demonstration
Buchenwald, Eisenhower, torture, demonstration

Ed è molto strano, ciò continui a succedere. Ri-scoprire l’acqua calda! Ovvero che si finga sia una novità! Già si sapeva di Guantanamo, già si parlava di torture anche su FLACONS, ci sono siti molto frequentati e scritti in inglese che lo fanno da anni. E allora? Non lo so. Ma se supponiamo, per un minuto, che nella guerra tra FBI e CIA, questo sia solo un passaggio ulteriore, tutto potrebbe ritornare chiaro. Almeno più chiaro. Senza contare che, come sostiene Zerohedge, finché non saranno deposti i nostri governanti, questa storia non finirà:

The U.S. government justifies all of its militaristic and other interventions overseas using this false narrative that it holds some sort of moral high ground. It should now be abundantly clear to everyone that this invented ethical position is a total fabrication.   I can summarize my thoughts on this entire matter with the following: “If you’re part of status quo, you can get away with anything. Murder, torture, theft of trillions. Until top guys are jailed it won’t stop.

Ma è anche molto interessante un ulteriore tassello della faccenda scoop sulle torture. La questione dell’istintualità fascista che alberga nella società, un cancro che la rode dall’interno. Istintualità che si può meglio avverare nelle alte sfere del potere dove l’aura protettrice dello stesso ha ulteriori gambe per camminare.

One of the greatest propaganda successes of the consolidated and corporate owned mainstream media in the US. has been the ability to convince many naive Americans that people with fascist tendencies do not exist in our society, and it they do, they certainly don’t occupy the highest halls of power.

One of the key points I try to get across in my writing is that the sociopathic mindset knows no borders, and a society that ignorantly believes that its “leadership” consists of good people with a moral high ground is a society of sheep primed for slaughter. Not only do fascist types exist at the highest levels of the U.S. status quo, the smart ones will typically do everything they can to attain such positions. Why?

As I noted recently in the post, In Great Britain, Protecting Pedophile Politicians is a Matter of “National Security”:

I’ve long written about how the percentage of sociopaths within a group of humans becomes increasingly concentrated the higher you climb within the positions of power in a society, with it being most chronic amongst those who crave political power.

The reason for this is obvious. Those with the sickest minds, and who wish to act upon their destructive fantasies, understand that they can most easily get away with their deeds if they are protected by an aura of power and ostensible respectability. They believe that as a result of their status, no one would dare accuse them of horrific activities, and if it ever came to that, they could quash any investigation.

Le tecniche di tortura usate dagli americani contro veri o presunti nemici, non sono nuove, derivano direttamente dallo zelo nazista:

What I am reporting is a simple empirical fact: the interrogation methods approved and defended by this president are not new. Many have been used in the past. The very phrase used by the president to describe torture-that-isn’t-somehow-torture – “enhanced interrogation techniques” – is a term originally coined by the Nazis. The techniques are indistinguishable. The methods were clearly understood in 1948 as war-crimes. The punishment for them was death.

Tuttavia e ancora, la cosa più controproducente per l’amministrazione americana, risiede nell’aver affermato che le torture sarebbero state utili per arrivare alla verità e salvare delle vite umane. Nulla di più falso: è stato ampiamente dimostrato che ciò non si è verificato assolutamente. Non si sono evitati morti americani, tantomeno di altre nazionalità, in nessun teatro di guerra dove le truppe e i civili sono impegnati al seguito del proprio esercito.

 

 

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.

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