di Sergio Mauri
Par. 40, Unheimlichkeit, spaesamento. È la condizione naturale dell’Esserci che esso avverte nella quotidianità. L’Esserci è l’ente che vive nello spaesamento. Sentirsi spaesato significa non sentirsi a casa propria. L’angoscia recupera quel sentimento di spaesamento. L’inautenticità è l’essere spaesato. È un fenomeno costitutivo, originario dell’Esserci e l’angoscia proietta l’Esserci sul nulla, trovandosi dinanzi al nulla. In questa condizione l’Esserci scorge l’essere. L’Angst è al tempo stesso una via d’accesso all’essere. L’accesso avviene per tonalità emotive, Stimmungen. Dell’essere abbiamo una comprensione preliminare attraverso il canale della tonalità emotiva.
Il fenomeno della Cura è quell’orizzonte ontologico nel quale l’Esserci si iscrive e si costituisce: la Cura è ciò che costituisce l’Esserci. All’interno dell’orizzonte della Cura, l’Esserci dimostra con il prendersi Cura e con l’aver Cura, una caratterizzazione attiva. Ci deve essere una determinazione a farlo. L’Esserci si attiva come Cura, agendo come propensione. Nel rapporto col mondo l’Esserci si manifesta sempre come avanti a sé che significa che l’Esserci fa del progetto il perno della sua azione in rapporto col mondo. Qui si dispiega la libertà, l’esser possibile che implica la libertà. L’essere possibile implica la libertà.
L’essere avanti a sé vuol dire che l’Esserci si realizza nel progettare il futuro. Dal punto di vista del rapporto tra l’Esserci e il tempo vuol dire che il baricentro dell’Esserci sta nell’avvenire. Nel quadro della Cura l’Esserci si rapporta al mondo. La Cura mostra come l’Esserci si relazioni al mondo, in base alla libertà e mostra al tempo stesso come l’Esserci possa raggiungere la comprensione autentica di sé. Tutto ciò nella quotidianità è precluso. Nel realizzare il proprio Esserci avremo anche la dimostrazione della temporalità dell’Esserci stesso. L’Esserci col prendersi e l’aver Cura, si relaziona al mondo. Dell’essere libero per le sue possibilità autentiche. La Cura come totalità strutturale unitaria. La Cura è ontologicamente anteriore al movimento dell’Esserci in rapporto al mondo. La Cura costituisce il fondamento del volere. La Cura è un fenomeno ontologico fondamentale; a essa ineriscono gli esistenziali e la fatticità della vita stessa.
Heidegger si chiede da dove venga il concetto della Cura, della Sorge. Egli retroagisce teoreticamente a una favola antica, la Cura (di Igino), appunto, in cui vede il fondamento. Nella favola ritroviamo l’auto interpretazione della Cura.
Heidegger spiega il raccontino: la Cura ha il primato sulla materia che viene chiamato essere, sulla materia e sullo spirito. Essa determina l’esser così di ciò che ha plasmato (l’homo, da humus).