Etica Nicomachea-Aristotele.

Aristotele-Etica Nicomachea
Aristotele-Etica Nicomachea

L’Etica Nicomachea di Aristotele è una delle opere fondamentali della filosofia occidentale, in particolare nel campo dell’etica. Composta probabilmente tra il 350 e il 335 a.C., è dedicata al figlio Nicomaco e rappresenta una raccolta delle sue lezioni sull’etica, sulla virtù e sulla felicità.

Struttura e Contenuto.

L’opera è suddivisa in dieci libri, ciascuno dei quali affronta vari aspetti della vita etica e morale. Aristotele inizia definendo il concetto di bene supremo, che identifica con la felicità (eudaimonia), considerata come il fine ultimo di tutte le azioni umane. La felicità, per Aristotele, non è semplicemente un sentimento passeggero, ma uno stato duraturo che si raggiunge attraverso la virtù.

Il Bene e la Felicità.

Nei primi libri, Aristotele critica le teorie precedenti, in particolare quelle di Platone, sostenendo che il bene non può essere un’idea trascendente e universale. Invece, egli propone una concezione empirica del bene, legata alle azioni concrete e alla vita quotidiana. La felicità è quindi vista come l’attività conforme alla virtù, che si realizza attraverso l’esercizio delle facoltà razionali dell’anima.

Le virtù.

Aristotele distingue tra virtù etiche e virtù dianoetiche:

  • Virtù etiche: riguardano il carattere e le emozioni (es. coraggio, temperanza).
  • Virtù dianoetiche: riguardano l’intelletto e la ragione (es. saggezza, scienza).

La virtù è definita come un’abitudine che si forma attraverso la pratica e l’educazione. Aristotele sottolinea l’importanza della moderazione, suggerendo che la virtù si trova nel giusto mezzo tra due estremi: ad esempio, il coraggio è il giusto mezzo tra la temerarietà e la codardia.

L’Amicizia.

Un altro tema centrale dell’opera è l’amicizia. Aristotele distingue tre tipi di amicizia:

  1. Amicizia per utilità: basata su vantaggi reciproci.
  2. Amicizia per piacere: fondata su interessi comuni.
  3. Amicizia per virtù: la forma più alta, in cui gli amici si desiderano reciprocamente il bene.

Secondo Aristotele, l’amicizia è essenziale per la vita felice e rappresenta una forma di virtù sociale.

La vita contemplativa.

Negli ultimi libri dell’Etica Nicomachea, Aristotele esplora l’idea della vita contemplativa come la forma suprema di felicità. Egli sostiene che l’attività intellettuale e contemplativa è la più elevata perché si avvicina alla divinità e rappresenta l’esercizio più puro della ragione.

Critiche e interpretazioni.

L’interpretazione dell’Etica Nicomachea ha suscitato dibattiti tra studiosi. Alcuni sostengono che vi sia una tensione tra le virtù etiche e quelle dianoetiche, mentre altri propongono una visione inclusivista che cerca di armonizzare i due aspetti nella ricerca della felicità.

L’Etica Nicomachea rimane un testo fondamentale per comprendere non solo il pensiero di Aristotele ma anche le basi dell’etica occidentale. La sua analisi della virtù, della felicità e delle relazioni umane continua a influenzare profondamente la filosofia morale contemporanea, rendendola un’opera imprescindibile per chiunque desideri esplorare le questioni fondamentali riguardanti la vita buona e giusta.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.