di Sergio Mauri
Glossario, appunti e citazioni tratti da: Geografia umana. Un approccio visuale di Alyson L. Greiner, Giuseppe Dematteis, Carla Lanza, UTET.
La geografia si compone di due branche principali, la geografia fisica e la geografia umana.
Natura: mondo esterno alla creatività umana.
Cultura: pratiche e credenze condivise da un determinato gruppo umano.
Oggi non vi è più una contrapposizione dualistica tra natura e cultura, ma si concepisce la seconda come un sottosistema della prima.
Paesaggio geografico: ne ha parlato per primo Humboldt. Assume il duplice significato di percezioni soggettive e realtà oggettive. Vedi articolo 1 della Convenzione Europea del Paesaggio.
Tipi di regioni:
Regione formale: area definita in base a una o più caratteristiche fisiche o culturali omogenee, cioè distribuite uniformemente nella regione e non in quella confinante.
Regione funzionale: area i cui luoghi sono connessi tra loro da relazioni più intense di quelle che questi stessi luoghi intrattengono con l’esterno (ecoregioni, regioni funzionali urbane, distretti economici, regioni istituzionali).
Luogo: località contraddistinta da specifiche caratteristiche fisiche, culturali e sociali. Può essere identificato per mezzo della sua ubicazione assoluta o posizione geometrica misurata attraverso la sua latitudine, longitudine e altitudine sul globo terrestre.
Spazio: estensione della superficie terrestre di dimensioni non definite. Ci sono tre diversi tipi di spazio: spazio assoluto (entità geometrica le cui dimensioni, distanze, direzioni e contenuti possono essere definiti e misurati con precisione con la metrica corrente; spazio relativo (non più pensato come un contenitore dato e immutabile, ma uno spazio le cui proprietà variano a seconda dei contenuti, cioè dei fenomeni che vi si svolgono; spazio relazionale (definito dalle interazioni umane, dalle percezioni e dalle relazioni tra gli eventi) che è mutevole perché definito dalle contingenze, ovvero il risultato delle interazioni e percezioni varia a seconda delle persone e degli oggetti coinvolti.
Lo spazio geografico è sempre uno spazio relativo e relazionale, in quanto le sue proprietà dipendono dalle relazioni e dalle interazioni che sussistono tra i soggetti e gli oggetti in scena.
La distribuzione spaziale (disposizione dei fenomeni sulla superficie terrestre) si compone di: variazione spaziale (cambiamenti nella distribuzione di un fenomeno da un luogo a un altro) e correlazione spaziale (il grado in cui due o più fenomeni condividono una stessa distribuzione e variazione spaziale).
Diffusione spaziale: movimento di persone, idee, mode, malattie, da un luogo all’altro con tempi e modalità differenti a seconda del fenomeno considerato.
Interazione spaziale: insieme delle relazioni che si sviluppano reciprocamente tra soggetti che occupano luoghi e regioni sia vicine, sia lontane tra loro, come risultato del movimento di persone, beni e informazioni.
- Complementarietà: si ha quando un luogo o una regione trovano altrove una risposta alla propria esigenza di beni e servizi, creando una interazione spaziale che si sviluppa su distanze più o meno lunghe.
- Trasferibilità: è inversamente proporzionale all’energia e al costo necessari per lo spostamento di un bene.
- Opportunità alternativa: esistenza di un luogo che a parità di costi di trasferimento offre un bene richiesto a condizioni più vantaggiose.
Territorio: spazio delle interazioni tra soggetti (individui e collettività) correlato con l’insieme delle interazioni tra gli stessi soggetti e l’ambiente esterno. Si concretizzano nello spazio geografico antropizzato e nella varietà dei suoi paesaggi.
Scala cartografica: esprime il rapporto tra le distanze sulla carta e le distanze reali sulla superficie terrestre.
Scala geografica (o scala di osservazione): indica il livello di analisi utilizzato per un determinato studio o progetto.
Carte geografiche: rappresentazioni della Terra o di sue parti in dimensioni ridotte. Esse sono pure dette simboliche.
Proiezioni geografiche: trasformazioni geometriche atte a rappresentare in piano una superficie curva deformandola il meno possibile.
Mappa: tipo di carta più dettagliata con scala inferiore al 10000. Nella rappresentazione di una città sono anche dette piante.
Telerilevamento: si usa per rilevare alcuni fenomeni relativi alla superficie terrestre e raccogliere informazioni su di essi.
Ecosistema: insieme di organismi viventi, delle interazioni tra di essi e con l’ambiente fisico in cui vivono, dei flussi di energia e nutrienti che li attraversano.
Biodiversità: la quantità di specie presenti in un ecosistema.
Ambiente: secondo gli scienziati dell’ambiente esso è ciò che circonda un soggetto, tutti quei fattori biotici (viventi) e abiotici (non viventi) con i quali le persone, animali e altri organismi coesistono e interagiscono.
Capitale naturale: beni e servizi offerti dalla natura, cioè 1) risorse rinnovabili 2) risorse non rinnovabili 3) biodiversità terrestre 4) “servizi” resi dagli ecosistemi.
Degrado ambientale: danneggiamento di una o più proprietà fisiche dell’ambiente. Può essere diretto o indiretto. Vi è degrado quando si verificano una o più delle seguenti condizioni:
1) quando una risorsa viene sfruttata a ritmi più rapidi di quelli della sua rigenerazione.
2) quando le attività umane danneggiano la produttività a lungo termine o la biodiversità di un luogo.
3) quando le concentrazioni di sostanze inquinanti superano il massimo livello consentito da leggi che tutelano la salute.
Le risorse di proprietà comune (beni comuni naturali): sono risorse naturali, attrezzature o strutture condivise da una comunità di utilizzatori chiaramente identificabile.
Risorse di libero accesso: beni sui quali nessun singolo individuo ha pretese di esclusività e che sono disponibili a chiunque.
Pioggia acida: precipitazione significativamente più acida del normale a causa di attività umane, che può danneggiare gli ecosistemi terrestri e acquatici.
Biomassa: insieme di materiale organico non fossile di un ecosistema, che comprende la massa animale e vegetale, i suoi scarti e i suoi residui.
Effetto serra: processo naturale in cui alcuni gas dell’atmosfera lasciano passare le radiazioni a onda corta dal Sole alla Terra e assorbono le radiazioni a onda lunga ri-emesse dalla superficie terrestre provocandone il riscaldamento. Responsabili dell’effetto serra sono; emissione di CO₂, allevamenti ed emissioni di metano, fertilizzanti a base di azoto, veicoli a motore, centrali a carbone, idrofluorocarburi che però sono in via di sparizione.
Surriscaldamento globale: aumento della temperatura globale attribuito almeno in parte alle attività umane che hanno incrementato la concentrazione dei gas nell’atmosfera.
Green economy: tecnicamente il nome è dato a un’economia che, oltre a produrre ricchezza, genera uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e socioculturale basato su un uso efficiente delle risorse naturali e delle opportunità offerte dall’ecosistema terrestre adeguandosi alle sue leggi naturali.