di Sergio Mauri
Parliamo ora dei GIS, i Geofraphical Information System. Cos’è è il GIS? Una prima definizione è quella di un database in grado di lavorare con le mappe. Approfondendo, si può dire che un GIS è una tecnologia che impiega strumenti informatici che trattano dati spaziali. Quindi, riassumendo, è un sistema di hardware, software, dati, persone, per raccogliere, registrare, analizzare e distribuire informazioni sulle aree del pianeta. Il GIS, non nel senso attuale e digitale del termine, nasce per motivi di igiene pubblica nella Londra degli anni Cinquanta dell’Ottocento (epidemia di colera risolta per mezzo dell’analisi spaziale dal dott. John Snow). Nel GIS convivono due tipi di dati: dati grafici e dati tipo attributo. I primi sono elementi della carta stesa e sono in forma tabellare. In un GIS sono memorizzate diverse tipologie di informazioni geografiche sotto forma di strati cartografici. Ogni strato (layer) è collegato a informazioni descrittive (attributi). Gli strati sono combinati sotto forma di una mappa. Le immagini telerilevate possono essere caricate ed elaborate in un GIS per ottenere informazioni, evidenziare situazioni particolari, eventi, fatti che accadono in un luogo, la loro evoluzione e interrelazionale.