I migliori e i più adatti.

Conflitto
Conflitto

Non sopravvivono i migliori, ma i più adatti, quelli che si adattano meglio alle condizioni ambientali. Per l’uomo le condizioni ambientali sono la cultura. Come i cosiddetti musulmani nei campi di concentramento o quelli che sono morti “per aver fatto o detto qualcosa, aver reagito, essersi opposti”. Quindi, si riproducono proprio costoro, i sopravvissuti o coloro che si sono adattati meglio. Adattarsi meglio, tuttavia, significa anche altre cose.

Quelli che si adattano meglio hanno quella capacità e irruenza, quell’essere diretti che non è l’opporsi e il reagire, ma che potremmo anche chiamare l’incoscienza che è quella di dare seguito alla specie. Al netto delle loro/nostre idee, sensazioni, pulsioni ed emozioni che ci rendono ottimisti verso il mondo. Probabilmente la mattina appena svegli. Oppure dopo una giornata in cui veniamo compensati per aver svolto bene il nostro compito. Che ci danno speranza in un senso delle cose. I migliori, non si riprodurranno, lasceranno il posto ai più adatti, ma lasceranno (forse) qualche utile testimonianza di sé stessi.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.