Sul caso Battisti è sintomatico l’atteggiamento (appiattito) di tutti i media in particolare se riferito al livore riservato a paesi come la Francia e il Brasile (con entrambi abbiamo prezzolati rapporti a tutti i livelli) ad uso e consumo di ineducate masse locali. Ovviamente sbagliano gli altri, questo è il motto italico sempre andato per la maggiore, tanto per giustificare qualsiasi porcata. Siamo delle povere vittime incomprese, soprattutto quando siamo i carnefici. Che un grande paese (come la nostra borghesia ci ha insegnato a pensare) come la Francia che abbiamo sempre annoverato fra quelli più democratici in assoluto non ci abbia consegnato Battisti, non ci farà mai riflettere, non ci potrà mai instillare il dubbio. Le persone non sanno nemmeno che Battisti sia stato per anni esule in Francia…
Aveva ragione De Gaulle quando diceva che l’Italia non è un piccolo paese ,ma un paese piccolo…
Che un paese importante e democratico come il Brasile e la sua Corte Suprema abbiano deciso di non estradarlo, non potrà scalfire l’ignoranza dei molti deficienti di questo paese che credono ancora alle favole di chi, invece, ha ucciso impunito e continua a costruire spauracchi .
Nemmeno Vendola un 10 giugno di qualche tempo fa a 8 e 1/2 diede una risposta decente a Lilli Gruber sul caso Battisti, bypassando direttamente tutta la questione di merito su di esso. Nemmeno una parola di dubbio sulle accuse: eppure di certezze sulla non responsabilità di Battisti rispetto a ciò che gli è stato costruito intorno ce ne sono e sono stati abbondantemente pubblicati! Non ho mai creduto che la Gruber fosse una giornalista, ma ieri ha veramente passato il segno: opinioni ideologiche al posto di fatti. Nel dubbio assolvere, si dice. Ma è una frase ormai vuota, che riguarda solo coloro che stanno dalla parte giusta a cui si applica, spesso e volentieri, un nella certezza far prescrivere o assolvere. Almeno Luca Sofri, ha ribadito che ….Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa, diceva Pasolini.
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