Quello che è successo è molto singolare e al di là di ogni possibile ricostruzione sensata, almeno per ora.
Comunque, qualcosa sarà pure successo. E’, tuttavia, da spiegare che, in piena allerta terrorismo (da oltre un anno se ci limitiamo a all’attacco a Charlie Hebdo), qualcuno possa fare, nel ruolo di “mela marcia”, tutta quest’opera di hackeraggio in grande stile. Per quello che ne sappiamo, comunque.
Tutti noi siamo perseguitati dallo spamming, dal phishing e dai tentativi di effrazione telematica che, talvolta riescono, ma non facciamo di certo notizia. Non si capisce, perciò, quali sarebbero le precauzioni prese nel caso specifico degli account “importanti” (si parla di 18327 intercettati, ma mancano Gentiloni, D’Alema e Berlusconi) violati, visto che a me – per esempio – tipico signor nessuno, su Gmail vengono segnalati i tentativi espliciti di hackeraggio.
Potrebbe anche essere che i dati fossero semplicemente dei dossier costruiti su notizie pubbliche, o che la cosa sia uscita come passaggio nella lotta fra settori del Potere. O magari nel cercare una cosa, ci si è messi ad ampliare la ricerca e quindi ecco i 18.000 e passa sorvegliati. Diverse strade interpretative sono aperte.
Per ora, tuttavia, sappiamo che siamo sulla solita falsariga delle notizie superficiali, incomplete, un pò illogiche che contraddistinguono la cosiddetta informazione mainstream.
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