Il falso in storia.

Storia-Problemi, fonti, scuole
Il madamato, noto anche come madamismo, si riferisce a una relazione temporanea more uxorio tra un cittadino italiano, prevalentemente soldati, e una donna nativa delle colonie italiane, chiamata madama. Questo fenomeno emerse inizialmente in Eritrea e si diffuse successivamente in altre colonie italiane.

Bisogna distinguere tra la falsa notizia nel quotidiano e il falso storico, cioè in ambito di ricerca. Le specificità storiche delle fonti. Su questo tema il capitolo Terzo del libro di Bizzocchi ne parla.

Il momento di svolta è rappresentato dall’invenzione della stampa a caratteri mobili (–> La rivoluzione inavvertita, Elizabeth Eisenstein).

Ciò si lega poi allo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa (–> La galassia Gutenberg, Mc Luhan). Il libro della Eisenstein è uno sviluppo dei temi trattati da Mc Luhan.

La dimensione tipografica ha segnato, secondo Mc Luhan, la coscienza, l’antropologia umana. Egli fu il primo ad usare il termine “villaggio globale”. La stampa tipografica è stata un lievito che ha continuato a ripercuotersi all’interno delle comunità umane, fino ai giorni nostri. L’invenzione della stampa ha prodotto una nuova linea di attività economica, tipografica, di oreficeria per la produzione di caratteri, produzione e rilegatura del libro, mestieri come il tipografo. Connessioni con la storia economica.

L’invenzione della stampa tipografica ha sostituito la funzione amanuense. Abbiamo la standardizzazione del testo. Su scala secolare la stampa a caratteri mobili ha creato continuamente nuovi supporti fisici su cui essa ha circolato. Ciò non solo per l’iniziativa dei produttori, ma anche per l’interazione del mondo della produzione del libro e del mondo intellettuale.

Questo ha anche prodotto una diversificazione dei generi. Raccolte di sermoni, preghiere, favole, opuscolo religioso e politico. Poi importanza dei pamphlet nel Settecento. Vedi anche Milton.

Cos’è l’opinione pubblica? Il vivere in una società dove vi sia la comunicazione di massa. Quindi i sociologhi si sono interrogati sulla storia della società e di quella di massa in particolare.

Ci si è concentrati sulla nascita storica dell’opinione pubblica. Anche qui abbiamo un’opera che ha esercitato una profonda influenza: Storia e critica dell’opinione pubblica di Jurgen Habermas (filosofo). Nel sottotitolo Storia e critica di una categoria borghese. Sia Mc Luhan (sociologia della comunicazione) sia Habermas (filosofia) contribuiscono alla storiografia e al suo sviluppo. Oltre ai due settori accennati abbiamo l’antropologia e l’economia. Tutte queste discipline influenzano la storiografia. In riferimento al tema dell’opinione pubblica e di Habermas ricordiamo su Contemporanea nel 2005 diversi articoli in proposito.

La pamphlettistica è stata molto forte ed importante. L’introduzione della stampa ha prodotto effetti diversificati e prolungati nel tempo e ha dato origine all’opinione pubblica. Si formano luoghi dove si leggono, recepiscono i pamphlet, ad esempio nei caffè (coffee house). C’è opinione pubblica dove ci sono luoghi della socialità urbana (Inghilterra e Olanda dalla metà del 17° secolo) e strumenti per la sua diffusione.

Su questi temi sono importanti gli studi di Namier Louis. Egli ricorse agli archivi personali di figure importanti del Settecento. (La struttura della politica al tempo di Giorgio III). Rete di interessi politici ed economici personali della classe politica inglese, controllo dei meccanismi elettorali.

Secondo Namier non contavano le idee, ma gli interessi. Non contano le ideologie, ma la materialità degli interessi. Namier guardava alle persone (metodo prosopografico[1]), Marx alle forze produttive, alle classi sociali, alle interazioni fra loro per le finalità della produzione. Namier non guardava alla società, non guardava alle ideologie; questa era la sua impostazione metodologica. Aveva una visione angusta? No di certo. Nella Storia dell’Inghilterra nella rivoluzione americana: “La crisi americana avrebbe potuto essere risolta solo nello spirito delle comunità del dissenso religioso”. Cioè, la fratellanza del dissenso protestante tra le due sponde dell’Atlantico.

Dagli inizi degli anni Settanta del Novecento c’è stato un profondo ritorno di interesse verso l’opinione pubblica attraverso la pamhplettistica e il giornalismo politico. Quindi ci si è interrogati su ciò che sta fuori dalle istituzioni.

Si è studiato il linguaggio della politica, tra il Seicento e l’Ottocento attraverso gli opuscoli politici e la stampa politica. La British Library è una miniera in questo senso. La produzione editoriale tipografica si è evoluta nel tempo, alcune di queste forme sono state in grado di cambiare la nostra conoscenza del periodo. In tutto questo c’è un importante fonte: la stampa quotidiana.

Oggi le tecnologie digitali e telematiche hanno modificato profondamente il modo in cui noi ci approcciamo alle fonti, le reperiamo.


[1] La prosopografia (dal greco antico πρόσωπον: prosopon = persona) è un particolare metodo di ricerca scientifica in ambito storiografico che consiste nella collezione e raccolta, dalle fonti storiche ed epigrafiche, di una massa quanto più ampia possibile di dati e notizie su persone appartenenti a una determinata classe sociale in un certo periodo storico, “al fine di individuarne le caratteristiche comuni e ricostruirne le carriere, il profilo sociale o altri elementi della biografia”.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.