Renzi è ritornato a casa con un pugno di mosche in mano. L’operazione mediatica, peraltro, non è riuscita molto bene, visto che abbiamo solo visto Renzi parlare a vanvera, ma per nulla in maniera concreta. Con l’Europa e i tedeschi non c’è un cazzo da fare.
Comunque, il Primo Ministro, qualche settimana fa se n’è andato in Cina a chiedere l’elemosina e non l’abbiamo certamente visto in TV mentre si incontra, atteggiandosi a volte come Alberto Sordi, a volte come un venditore porta a porta, con i rappresentanti del governo asiatico. Nulla di nulla. Tabù, la Cina non si vede né si deve vedere. L’ignoranza servirà ad alimentare un pò di xenofobia utile a sviare la gente.
Eppure gli accordi con la Cina ci sono stati. Uno prevede che, se un cittadino cinese ha da investire almeno 50.000 euro in Italia (comprare casa e/o aprire un’azienda) abbia il permesso di soggiorno in 48 ore dall’Ambasciata di Shanghai! Ma questa non è una notizia sui nostri media. Poi; ai diversi centinaia di milioni di euro investiti in Ansaldo pochissimi acceni, di sfuggita.
Il problema è una classe politica internazionale (di cui Renzi fa parte) senza un disegno che comprenda tutto il continente. Anzi, per l’Italia è stato scelto un destino di svendita e merce di scambio per chiavare soldi a cinesi, americani e russi, e avanti il prossimo…ma non si pensa assolutamente di fare lo stesso, ad esempio, della Germania. E’ chiaro che la nostra classe dominante ci ha abbandonati in balia dell’OPA che incombe sulle nostre teste.
E poi, onestamente, come sottolinea Alessandra Daniele, dove dovremmo andare a finire con
[…]la scelta dell’archetipo di riferimento più sfigato dell’Epica, Telemaco, l’inutile figlio di Ulisse che ne sposa l’ex amante Circe, e finisce suicida.
Ogni riferimento alla borghesia ex berlusconiana che Renzi ha sposato è puramente freudiano.
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