L’Italia è (diventata) un’oligarchia fondata sulla finanza. Non temo di riscrivere la Costituzione perché è già stato fatto senza passare attraverso una costruttiva fase di elaborazione tra le forze politiche. Dopotutto non ce ne sarebbe bisogno. L’Italia è un altra cosa rispetto a quella del dopoguerra quando il testo fu concepito. Credo di più nella verità che nei codici scritti, per quanto questi ultimi possano essere sacri e scritti col sangue. La forma democratica, apparente, già sotto il ferreo controllo delle istituzioni finanziarie internazionali è composta da travet di alto profilo col compito di assecondare (a costo della propria vita) gli ordini che da quelle istituzioni provengono. Costoro sono pagati a peso d’oro per firmare ogni cosa rappresenti una necessità per quelle istituzioni. Le decine di migliaia di euro mensili percepite da quei travet, allontanano qualsiasi grillo parlante da qualsiasi testa: anche da una testa di legno.
La democrazia è sempre stata un involucro di bell’aspetto da presentare alla plebe come il compimento del suo destino. Peccato che, alle prime avvisaglie di problemi, l’oligarchia al potere sia in grado di ritirare dal mercato politico quel modello tanto imbellettato, inviare i corpi di polizia nelle strade, bloccare il processo democratico. Tuttavia, Spagna e Grecia non hanno avuto alcuna sospensione di democrazia, come noi. Sicuramente tutta la differenza sta nella nostra classe politica, lercia e totalmente inaffidabile a livello internazionale.
Attenzione, però: i mandanti di Berlusconi, reo di aver mandato a puttane (letteralmente!) la missione, sono gli stessi che sostengono Monti e lo sosterranno fino a che non ci sarà un degno erede. Banche, assicurazioni, industria e commercio assistiti, colletti bianchi criminali, Vaticano, vogliono tutti una sola cosa: disossare l’Italia per salvare le proprie terga. Ovviamente il gioco non è per niente….costruttivo: quest’oligarchia rischia di distruggere se stessa, desertificando lo stesso terreno da cui trae legittimazione e sostentamento.
Inutile ricordare che la santa alleanza predatrice è sovranazionale, mentre dalla parte di chi la subisce la divisione impera ed è un male. Chi sarà in grado di accettare la sfida per l’organizzazione di uno sciopero europeo?
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