Tre sono i livelli in cui si combatte, non più “solo” due (struttura e sovrastruttura):
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La base materiale (la struttura) in cui si producono le merci, dove ci sono i rapporti sociali di produzione. Qui operano le classi sociali. Qui abbiamo il salario, il profitto, l’interesse.
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La società civile, luogo dove si producono le ideologie (scuola, chiesa, mass media, partiti, sindacati). Qui si realizza la lotta di lcasse nelle idee. È il piano dell’egemonia.
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Lo Stato, momento del politico, piano del dominio o del governo.
Su questo schema, inseriamo i seguenti fatti occorsi in tempi recenti ed ancora in via di sviluppo.
Draghi: bisogna aumentare i salari…..aggiungo io per fare l’industria 4.0; aumentare la produttività del lavoro per investire in macchinari; per aumentare le macchine bisogna aumentare i salari (Marx, ma anche Einaudi).
Siamo di fronte ad una esplosione salariale necessaria al capitale per diventare 4.0, c’è il rischio di danneggiare gli interessi e i profitti. C’è, quindi, un nesso tra economia e sviluppi politici recenti, in particolare per quelli dopo il 2008. Un nesso nel quale l’industria 4.0 è un effetto del processo storico che poi satrà la causa di altri sviluppi.
In questo quadro si possono leggere le leggi e le politiche repressive e di controllo e l’avvento della stessa destra populista fa parte di questo schema. Uno schema che potrebbe durare (che anzi quasi sicuramente durerà, con progressivi aggiustamenti, anche nel personale politico) a lungo, poiché la sinistra socialdemocratica e/o radicale, alleati o meno, non sono più funzionali allo schema di sopravvivenza del capitale per sé.
Perciò da Trump alle guerre tecnologiche e commerciali tra Europa, Cina e Stati Uniti, nulla è casuale.
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