In Francia, nel 2015, a Champlan, paesotto di duemila e 500 abitanti a 18 chilometri a sud-ovest di Parigi e a sette dall’aeroporto di Orly….Leggiamo da La Stampa:
Qui, in una bidonville senz’acqua e senza elettricità, vivono una trentina di famiglie rom. La piccola Maria Francesca era nata in ottobre ed è morta nella notte fra Natale e il 26. La tragedia è diventata scandalo quando è entrato in scena il sindaco, Christian Leclerc, indipendente di destra, che ha ricevuto la domanda d’inumazione. Secondo il «Parisien», avrebbe risposto così: «I posti disponibili sono pochi. Abbiamo un progetto d’ingrandimento sul retro del cimitero, ma costa parecchie migliaia di euro. Le concessioni sono assegnate a un prezzo simbolico e la manutenzione costa cara. Quindi la priorità è accordata a chi paga le imposte locali».
Proprio una gran bell’esempio, nella patria dei diritti umani, stuprati da un signore francese conforme alla cultura dominante, evidentemente, fatta di violenza, ignoranza e cattiva coscienza.
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