di Sergio Mauri
Parlando di cambiale si entra nell’argomento del credito. La cambiale è uno strumento di credito.
Si definisce credito quella situazione nella quale un soggetto riceve un qualcosa, un bene, un servizio, e non paga subito.
Per esempio un soggetto vuole comprare qualcosa o ha ricevuto del denaro e si impegna a pagarlo, a restituirlo a scadenza. La cambiale è un titolo a scadenza.
Ha due forme: la tratta e il pagherò. Il pagherò è la forma più semplice in cui un soggetto si impegna a pagare una somma di denaro a una certa scadenza. Nella tratta invece abbiamo 3 soggetti: il traente, il trattario e il beneficiario. Il traente dà ordine al trattario di pagare una somma al beneficiario. Si diventa obbligati cambiari quando si firma la cambiale: o il trattario accetta l’ordine o chi promette firma il pagherò si impegna di pagare a scadenza. La cambiale può essere venduta, cioè girata ad un altro soggetto.
Chi riceve una cambiale ha tre possibilità:
1-attendere che il debitore paghi la cambiale a domicilio del creditore o presso la banca;
2-cedere la cambiale ad un altro soggetto: si ha così come obbligati cambiari il debitore originale e quello cedente.
3-diffuso nel commercio è lo SCONTO DELLA CAMBIALE. Se sono un commerciante e ho venduto un bene, ricevendo una cambiale di TOT € a 1 anno, posso chiedere alla banca di scontarmela, ovvero di darmi il VA della cambiale, rinunciando a una parte del valore, quindi scontando la cambiale. La cambiale si sconta con la formula s.b.f..