Ho guardato fuori dalla finestra, ma non ho visto te e nemmeno me.
Forse non c’eri mai stata o ci sei stata un tempo
Lontano
Come i miei sogni più grandi.
Speravo di essere presente
Nel perimetro del visibile
Fuori da quell’occhio quadrato,
pieno di luce,
oltre il mio dolore
e le mie vacue parole.
Tu, entrando dal fuoco di quello spazio
Davi un senso al mondo
Nostro
Non mio, non tuo.
Rivivo le domande senza risposta dei momenti migliori che
Forse
Ho appena scoperto essere stati tali.
Ed è la gioia
Di non essere soli,
di non vagare a vuoto,
di avere un senso, un alto e un basso,
come un alito di vento improvviso,
un animale inquieto e privo di futuro
se non in una fine ingloriosa.
Eri tu, con le tue mani da bambina cresciuta
Che davi sfogo ai miei pensieri o forse presentimenti
Pieni di speranze, oscuri presagi
E momenti di bellezza.