La malattia come ponte, collegamento, termine medio tra soggetto e oggetto.

Malattia come ponte
Malattia come ponte

Il concetto di “malattia come ponte” può essere interpretato in diversi modi, ma in questo contesto, esploreremo come la malattia possa agire come un termine medio, un collegamento tra il soggetto (l’individuo) e l’oggetto (il mondo esterno o la realtà). Questo approccio si ispira ai concetti filosofici dei sillogismi, dove il termine medio è essenziale per stabilire una relazione logica tra due entità diverse. Inoltre, considereremo come le malattie neurologiche, come l’ictus del ponte, possano influenzare questa relazione, alterando la percezione e l’interazione tra l’individuo e il suo ambiente.

La Malattia come Termine Medio.

In un sillogismo, il termine medio è l’elemento che unisce due concetti diversi, permettendo di trarre una conclusione logica. Analogamente, la malattia può essere vista come un termine medio che modifica la relazione tra il soggetto e l’oggetto. Ad esempio, una malattia cronica può cambiare la percezione che un individuo ha di sé stesso e del mondo circostante, influenzando il modo in cui interagisce con gli altri e con l’ambiente.

Esempio: l’Ictus del ponte.

L’ictus del ponte, una condizione neurologica che colpisce il tronco encefalico, può causare sintomi come vertigini, disartria e perdita di sensibilità facciale. Questa malattia altera drasticamente la capacità dell’individuo di interagire con il mondo esterno, creando un “ponte” tra la sua condizione fisica e la realtà circostante. Il paziente deve adattarsi a nuove limitazioni e trovare modi alternativi per comunicare e interagire, trasformando la malattia in un termine medio che media la sua esperienza del mondo.

Implicazioni filosofiche.

Filosoficamente, il concetto di malattia come ponte solleva questioni sulla natura dell’identità e sulla relazione tra il sé e il mondo esterno. La malattia può essere vista come un catalizzatore che costringe l’individuo a riconsiderare la sua posizione nel mondo e a trovare nuovi modi per esprimersi e interagire. Questo processo di adattamento e riscoperta può portare a una maggiore consapevolezza di sé e del proprio posto nella società.

La Comunicazione come ponte.

La comunicazione è un aspetto cruciale di questo ponte. Anche quando la malattia limita le capacità fisiche o cognitive, la comunicazione rimane essenziale per mantenere la connessione con gli altri e con il mondo esterno. Le parole e le lingue sono strumenti potenti che consentono agli individui di esprimere le loro esperienze e di costruire relazioni significative. In questo senso, la malattia può essere vista come un ponte che richiede una comunicazione più profonda e significativa per superare le barriere create dalle limitazioni fisiche o cognitive.

La malattia può essere considerata un termine medio che collega il soggetto e l’oggetto, influenzando profondamente la relazione tra l’individuo e il mondo esterno. Attraverso l’esempio dell’ictus del ponte e le sue implicazioni filosofiche, emerge come la malattia possa trasformare la percezione di sé e del mondo, costringendo l’individuo a trovare nuovi modi per interagire e comunicare. Questo processo di adattamento e riscoperta può portare a una maggiore consapevolezza e a una più profonda comprensione della propria identità e del proprio posto nel mondo.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.