La marijuana.

La Marijuana
La marijuana, o cannabis, ha una storia millenaria che si intreccia con quella dell'umanità, risalente a oltre 10.000 anni fa. Le prime testimonianze dell'uso della cannabis si trovano in Asia centrale, dove veniva coltivata per le sue fibre e utilizzata in vari contesti, dalla produzione di tessuti alla medicina.

Cenni storici (ma consiglio lettura approfondita di Marijuana, Einaudi Stile Libero, non ricordo l’autore). La pianta più diffusa del mondo, la canapa, viene utilizzata fino agli anni Trenta in tutto il mondo per fare tutto. I cordami delle navi, per sigillare i tubi idraulici, vestiti, carta, alimentazione. Si scopre che una particolare qualità, la cannabis indica, provoca brevi stati di alterazione mentale (la fame chimica, rallentamento della percezione, ecc.). Il caso vuole che in quegli anni negli USA succedono 2 cose fondamentali. Fallisce il grande progetto proibizionistico di Aslinger. Viene inventato quel coso sigillante chiamato Teflon.
Aslinger sta per perdere il lavoro, il proibizionismo anti-alcool è stato un fallimento senza precedenti. L’America ha pochissima marijuana (produttori maggiori sono Russia e Italia), e le industrie chimico-plastiche produttrici di Teflon, dopo qualche anno, sono sull’orlo del collasso perché la canapa costa di meno. A ciò si aggiunge che la cannabis indica, meno costosa del tabacco, viene molto usata dalle comunità povere (principalmente neri e ispanici).
Vi bastano come elementi dell’equazione? Aslinger fa proiettare nelle scuole “documentari” fatti a tavolino sulla dannosità dell’erba, si pubblicano falsi articoli su giornali nazionali di efferati delitti compiuti sotto l’effetto della sostanza. Non basta, il nostro amico fornisce false prove alle Nazioni Unite sulla sua dannosità. FALSE PROVE. Fa respirare artificialmente tramite delle maschere a dei primati i fumi di marijuana, tralasciando di farli respirare anche ossigeno. I primati muoiono di asfissia, la marijuana fa male.
Grazie alle Nazioni Unite, viene bandita da quasi tutto il mondo. Da legale che era, le immense piantagioni passano sotto il controllo della malavita organizzata (che ringrazia) o vengono distrutte. I vestiti di canapa, molto più ecologici, economici e resistenti degli stramaledetti jeans che mettiamo ogni giorno spariscono. Il teflon viene venduto a miliardi di tonnellate i tutto il mondo, le corde delle navi vengono negli anni fatte di fibre ricavate (guarda un po’) dal petrolio.
Cenni chimici: quello che fa “sballare” nella marijuana è il THC (transbetanovetetraidrocanabiolo.. e scusatemi se lo scrivo sbagliato). Che: ha una soglia di overdose così alta che dovreste fumarvi una piantagione intera prima di morire. Non dà dipendenza fisica (quella che conta, perché, come diceva qualcuno, quella psicologica si può avere anche per la tv o i baci perugina). Non genera problematiche sociali. Non è dannosa per la salute (vi fate molto più male perché la mischiate con il tabacco, che fa male). Se è buona (ma se è erba lo è, discorso a parte per l’hascish, o fumo) fa anzi zero male, non come le sigarette che hanno il 2% medio di tabacco e il resto è merda). Non crea disagi come l’alcool: se guidate un’auto dopo uno spinello, non vi schiantate perché difficilmente superate i 40… se non si mischia con altre robe, alcool e cocaina in primis che hanno effetti opposti o molto diversi e fanno andare in tilt completo le vostre percezioni, mischiate assieme.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.

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