La “moltitudine disaggregata” di Hobbes.

Lo Stato assoluto
Lo Stato assoluto, john locke, thomas hobbes, immanuel kant, pensiero illuminista, pensiero moderno, lo stato moderno, forma di governo liberal-democratica, territorio, popolazione, apparato burocratico, La moltitudine disaggregata di Hobbes,

La questione della “moltitudine disaggregata” di Hobbes. Com’è che poi questa moltitudine decide di dare, devolvere il (proprio) “potere”, al fine di creare un potere regolativo esterno? Hobbes, su questo, non ci dà una spiegazione; ma tutta la costruzione dello “stato di natura” di Hobbes è una ipotesi che gli serve per costruire la sua teoria. Siamo nella dimensione della “discesa pentecostale”. Dunque, la moltitudine disaggregata stipula il patto “subjectionis”. Hobbes, inoltre, afferma “il giusto e l’ingiusto non esistevano prima della costituzione della sovranità”. È una costruzione convenzionale che contiene al suo interno un’impostazione convenzionale. Non è un diritto che fonda se stesso dalla natura delle cose o dalla ragione. Se analizziamo bene l’idea di razionalità di Hobbes abbiamo la guerra di tutti contro tutti, la legge del più forte, non vince il diritto alla vita. Il patto è un contratto che viene stipulato tra la comunità e il sovrano. Obbedienza in cambio di garanzia alla vita: il fine dell’obbedienza è la protezione (Il Leviatano). È un vero e proprio contratto. Se il sovrano non ottempera ai suoi obblighi, gli obblighi decadono. Se uno dei due viene meno all’impegno, decadono anche gli obblighi dell’altro.

Questo passo del Leviatano ci induce a discutere di resistenza, da una parte; dall’altra, se il sovrano viene meno all’impegno assunto per motivi di mancanza di forza. In entrambi i casi il sovrano è delegittimato. Il sovrano è delegittimato da chi è stato condannato a morte: quest’ultimo ha diritto a fare qualsiasi cosa per portare a casa la pelle.

Già in Marsilio da Padova ci sono anticipazioni in tal senso. Ciò troverà sviluppo nel XX secolo. Teniamo presente che il positivismo giuridico ha la presunzione di fare scienza. Infatti, dice Bobbio: poiché la scienza è avalutativa o non è scienza, il positivismo giuridico è la versione scientifica in campo giuridico. Bobbio accosta filosofia a ideologia. I positivisti, in quanto scienziati, non fanno ideologia, ritengono pertanto di essere avalutativi. La prospettiva è totalmente avalutativa, nel positivismo. Il comando sovrano non sarà più legittimo quando non sarà più efficace. La questione tra legittimità ed effettività ha una sua tematica molto rilevante nei crimini di guerra. Anche la questione dei diritti umani, tipico portato dell’Illuminismo, non è, a esempio, inclusa in quella visione del mondo della Chiesa cattolica.

** Se puoi sostenere il mio lavoro, comprami un libro | Buy me a book! **
** ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER ! **

About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.