di Sergio Mauri
All’interno della sua monumentale opera Musurgia Universalis, Athanasius Kircher dedica un sezione specifica a un metodo particolare di composizione: la Musurgia Mirifica.
Tradotta letteralmente come “meravigliosa arte di forgiare la musica”, la Musurgia Mirifica è un sistema ideato da Kircher che consentirebbe, secondo le sue teorie, di comporre brani musicali anche a chi non possiede alcuna conoscenza formale di teoria musicale.
Composizione senza Solfeggio?
Kircher delinea la Musurgia Mirifica nell’ottavo libro della Musurgia Universalis. Si tratta di un metodo basato su schemi e tabelle predefinite che, una volta combinati in specifici modi, porterebbero alla creazione di una composizione musicale.
Immaginate una sorta di “costruzione a moduli”: selezionando e assemblando moduli musicali preordinati si otterrebbe teoricamente un brano finito. Kircher pensava che questo metodo fosse applicabile principalmente alla musica vocale, partendo da un testo poetico e seguendo una serie di passaggi prestabiliti.
Limiti e Influenza.
Sebbene affascinante come concetto, la Musurgia Mirifica presenta dei limiti. Alcuni studiosi sostengono che il risultato finale di tale metodo potesse essere piuttosto rigido e standardizzato, con poca libertà creativa per il compositore. Inoltre, la reale efficacia di comporre musica senza alcuna conoscenza teorica rimane oggetto di discussione.
Nonostante le sue limitazioni, la Musurgia Mirifica rappresenta un tentativo innovativo di rendere la composizione musicale più accessibile. L’idea di Kircher ha influenzato in qualche modo la teoria musicale successiva e continua a incuriosire studiosi e musicisti per la sua originalità e audacia.