Si imputa – trasversalmente – al governo di lavorare solo per emergenze. Ed è vero: il governo lavoro per emergenze.
Tuttavia, le stesse cose le fa chi dice – trasversalmente – di opporvicisi: emergenza immigrati <–> emergenza antirazzismo, tanto per rimanere nell’attualità più attuale. Finita l’emergenza, tutto torna come prima. Si ritorna tutti al proprio posto.
È una questione, come dire?, sociologica, un modo di essere che partendo dalla svolta antropologica è diventata cultura.
Lavorare per emergenze significa voler rimanere nella stabilità sistemica e muoversi solo quando suona il campanello d’allarme che potrebbe mettere in pericolo quella stabilità.
Significa – essenzialmente – essere dei conservatori.
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