di Sergio Mauri
Con l’espressione Antico Regime gli storici intendono l’insieme di aspetti economici, politici, sociali e giuridici che caratterizzano l’Europa tra il XIV° secolo e il 1789. Fu usata dai rivoluzionari francesi per indicare il sistema che volevano abbattere.
E economia agricola
S società divisa in ordini (Clero, Nobiltà, Terzo Stato)
G disuguaglianze degli uomini davanti alla legge
P Stato assolutista alleato con la Chiesa e concepito come proprietà del sovrano
PRIVILEGI:
- Esenzione imposte
- Il diritto di essere giudicati da tribunali speciali
- Impieghi riservati a corte, nella Chiesa o nell’esercito
- Possibilità di fregiarsi di onorificenze (spada e blasone)
Durante i secoli dell’Antico regime la nobiltà mantenne saldamente il primato sociale fondato sul controllo della terra.
Vivere nobilmente secondo la mentalità dell’epoca significava prescindere completamente da meschine preoccupazioni economiche e disporre con liberalità delle ricchezze.
Il commercio e i mestieri meccanici erano considerati indegni e i nobili che li praticavano andavano incontro alla derogazione, ovvero all’eliminazione dai ranghi della nobiltà.
La borghesia, al contrario, deve la sua fortuna all’impegno negli affari o nelle cosiddette professioni liberali (medico, giurista, eccetera). Gli ideali borghesi erano: lo spirito d’impresa; la dedizione professionale, il risparmio. L’obiettivo finale era il guadagno quindi i valori borghesi sono identificati con lo spirito di profitto.
Il tradimento della borghesia è stato quel fenomeno che ha visto i borghesi comprare titoli nobiliari per contare ed essere rispettati nella società del loro tempo dove la nobiltà era ancora culturalmente e socialmente egemone.